Radegonda nacque intorno al 518 da Bertario, il quale aveva ereditato, insieme con i fratelli Ermenfredo e Baderico, il regno di Turingia. Quando la fanciulla aveva circa 10 anni, Ermenfredo uccise Bertario, e ne fece prigioniera la famiglia; poi si alleò con Clotario, figlio di Clodoveo re dei Franchi, anch'egli erede solo di una parte del regno paterno. Subito dopo Clotario uccise Ermenfredo e si impadronì del suo regno (531), prendendo con sé anche la sua famiglia. Radegonda dovette sposare Clotario, ma dopo alcuni anni ottenne dal marito, che era impegnato in continue guerre per estendere il suo dominio sull’intero regno dei Franchi, di ritirarsi in convento. Nel 561 Clotario morì, e Radegonda entrò definitivamente nel monastero di Santa Maria a Poitiers, dove nel 568 ebbe in dono dall’imperatore di Costantinopoli Giustino II un frammento della reliquia della Croce. Il monastero, che da allora si chiamò di Santa Croce, divenne un importantissimo centro culturale e religioso, illustrato dalla guida spirituale del Vescovo di Poitiers Venanzio Fortunato.
Radegonda morì nel 587; sia Gregorio di Tours, che l’aveva assistita nelle ultime ore, sia Venanzio Fortunanto ne scrissero una biografia, consacrandone la fama.
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