Il Martirologio Romano celebra due santi con lo stesso nome: Vittore, martirizzato con Stefano in Egitto (memoria: 1° aprile) e Vittore, martirizzato con Stefania detta Corona a Damasco in Siria (memoria: 14 maggio). È difficile stabilire se si tratti della stessa persona, né si sa esattamente chi siano i compagni del martirio. È possibile che si tratti di due santi anonimi, e che i loro nomi (lat. Victor = “vincitore”, gr. Stéphanos = “corona”) siano stati attribuiti dai fedeli in ricordo della loro morte gloriosa.
Secondo la versione più diffusa, nel 178, sotto l’imperatore Antonino, la vista dei tremendi supplizi imposti al soldato Vittore mosse a pietà Stefania, moglie di un altro soldato, che lo chiamò beato. Anch’ella fu subito condannata a morte. Un angelo allora scese dal cielo con due corone, una per Vittore, che poi fu decapitato, e l’altra per Stefania, che fu squartata, e da allora fu ricordata col nome di Corona. I due furono santificati nel 182 da papa Sotero.
Le reliquie di San Vittore, dopo secolari peregrinazioni, sono conservate dal 1906 a Fano; non si conoscono reliquie di Santa Corona.
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