2. Materiali e metodi

2.3 Rilievi fenologici

Nelle due annate 1993-94 si sono compiute valutazioni fenologiche sulle cultivar in osservazione e sul vitigno di riferimento ‘Barbera’ .

2.3.1 Germogliamento

Lo stadio di germogliamento, è stato registrato il 30/03/1994 in entrambe le località di coltivazione sulle due cultivar in esame e sul ‘Barbera’. Si sono prese in esame 10 piante per ciascuna cultivar e, su apposita scheda, si sono annotati gli indici per la determinazione delle fasi di germogliamento, suggeriti da Eynard e collaboratori (1978) adottando però numeri interi per ciascuno stadio (da 1 a 8).

Al germogliamento si sono pertanto fatte le seguenti osservazioni: la valutazione dello stadio di germogliamento, la valutazione del numero di gemme del capo a frutto e dello sperone e la valutazione della frequenza media degli stadi per ogni nodo.

2.3.2 Invaiatura

All’invaiatura si è stimata la % media di acini invaiati per ciascuna cultivar e per ogni parcella considerata. I rilievi sono avvenuti in due momenti successivi per la località di Castelnuovo Don Bosco poiché all’epoca della prima osservazione, avvenuta il 18/08/93, la ‘Malvasia di Schierano’ era appena all’inizio del viraggio di colore degli acini.

2.3.3 Maturazione

Negli anni 1993 e ’94 alla vendemmia si è raccolta la produzione di ogni parcella per definire le seguenti caratteristiche produttive: la produzione media per ceppo, il numero medio di grappoli per ceppo, il peso medio del grappolo e la stima della consistenza e spessore della buccia.

Ad inverno inoltrato, si è valutato il peso dei sarmenti di potatura per ciascuna cultivar in ciascuna area di studio.

In prossimità della maturazione, da fine agosto alla vendemmia, si sono effettuati prelievi di acini per definire l’andamento della maturazione delle due cultivar. Si sono raccolti 300 acini per parcella a cadenza di 8 - 10 gg, prelevandoli nella zona apicale, mediana e basale di molti grappoli. I campioni di acini sono stati pressati e sul succo ottenuto si sono determinati: i gradi Brix, la acidità titolabile espressa in g/l di acido tartarico ed il pH con metodi ufficiali CEE.

Successivamente, sulla rimanente parte di mosto, previa centrifugazione, addizione di sodio azide a scopo conservativo e pastorizzazione, si sono determinati gli acidi tartarico, malico, citrico, il glucosio ed il fruttosio per HPLC (adottando il metodo Schneider A. et al, 1987) nel 1993 presso il DI.VA.P.R.A.