San Nicola di Mira

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San Nicola
Icona russa, ca. 1300: San Nicola

San Nicola di Mira (di Bari)
Vescovo III-IV sec.

Memoria: 6 dicembre

Patrono di Settime

Vita, carità e miracoli

Nicola nasce da nobile famiglia a Pàtara, in Licia (Asia Minore, attuale Turchia) nella seconda metà del III secolo, e già in vita è considerato santo. Diventa vescovo della città di Mira, anch’essa in Licia, ed opera numerosi miracoli e atti di carità. Il più famoso è quello delle tre fanciulle, che il padre, non disponendo dei denari della dote, aveva destinato alla prostituzione: San Nicola di notte getta nella loro casa tre sacchetti pieni di monete d’oro, perché possano sposarsi onorevolmente. Inoltre placa miracolosamente una tempesta e salva una nave che stava affondando. Resuscita tre giovani, uccisi a tradimento da un oste avido e da lui fatti a pezzi e nascosti in una botte di salamoia. Riesce ad ottenere numerose concessioni dall’imperatore Costantino: la grazia per tre giovani ufficiali condannati a morte, una riduzione delle tasse per la sua città. Nel 325 partecipa al Concilio di Nicea, dove schiaffeggia l’eretico Ario; muore verso la metà del secolo.

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San Nicola
Beato Angelico: San Nicola dona i denari alle tre fanciulle

Da Mira a Bari

Dopo la sua morte la sua fama di santo e taumaturgo viene esaltata, e i pellegrini accorrono alla sua tomba.

Ma nell’XI secolo le cose cambiano bruscamente. L’Asia Minore sta cadendo sotto dominio turco; fra cristianità orientale e cristianità occidentale è in atto uno scisma; la Puglia è sotto la dominazione dei Normanni, desiderosi di mostrare al mondo la loro audacia. Nel 1087 una spedizione navale partita da Bari si impadronisce delle spoglie del Santo, che nel 1089 sono sistemate nella cripta della nuova basilica sorta in onore di San Nicola, ora non più di Mira, ma di Bari. È papa Urbano II, il promotore della I Crociata, a sistemarle sotto l’altare.

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San Nicola
Beato Angelico: Nicola salva la nave

Patronati e iconografia

San Nicola è patrono della Russia e della Grecia. È patrono degli scolari e dei giovani in genere, e delle ragazze da marito o in pericolo. Protegge i marinai dai naufragi; per la botte di salamoia, è patrono dei bottai e dei mercanti di vino; poiché ha salvato tre giovani ingiustamente accusati, è patrono delle vittime di errori giudiziari e degli avvocati.

È rappresentato in abito vescovile, con la tiara, il mantello rosso, il pastorale e un libro; quasi sempre ha i tre involti delle monete, spesso rappresentati come palle d’oro. L’iconografia si diffonde, com’è naturale, nella rappresentazione dei suoi miracoli ed atti di carità, i cui beneficiari, essendo “innocenti”, appaiono spesso come fanciulli: questo spiega la fama di santo particolarmente benevolo verso i bambini, ai quali è dedicata la festa del 6 dicembre.

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San Nicola
Jan Steen: I regali della notte di San Nicola

La strana storia di una festa dei bambini

Il culto di San Nicola si diffonde rapidamente in tutto l’Occidente, e numerose chiese sorgono in suo onore. Si radica in modo particolare nei paesi germanici, dove la festa di San Nicola diventa, anche nelle regioni protestanti, una delle principali feste dell’inverno, occasione di visite ai parenti e doni ai bambini: la figura storica del vescovo comincia a confondersi con il personaggio folclorico di Papà Inverno. Nel XVIII e XIX secolo gli emigranti trasportano questa festa negli Stati Uniti, dove però assume caratteri sempre più laici, e si sovrappone alla festa del Natale; il personaggio di St. Nicholas / Sinter Klaas / Santa Claus subisce numerose metamorfosi, fino trasformarsi, grazie anche ad una fortunata e famosa campagna pubblicitaria degli anni ‘30, in un’occasione puramente consumistica.

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