Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 358r Illustrissimo Signore

* Frascati 20 febbraio 1884.

È stata stampata un’operetta che parla lungamente di Mons. Massaia, ed invece di lui, voglio offrirla io a V. S. Ill.ma, sì per presentarle una cosa che Le tornerà cara, perché tratta di un suo intimo amico; sì ancora per avere occasione di far la di Lei conoscenza, e pregarla a volere estendere anche a me la benevolenza che porta a Monsignore; essendo io ora uno di sua famiglia, perché chiamato ad aiutarlo nel lavoro della sua storia.

Nell’operetta troverà Ella alcuni errori, come per esempio che la Missione Galla sia stata fondata per suggerimento del P. Sapeto ec. Ciò avvenne, perché lo scrittore attinse le notizie non da Monsignore, ma da chi poco s’intendeva di queste cose.

Monsignore sta bene, e sempre mi parla [f. 358v] con grande affetto di Lei. Egli già è in fine del suo lavoro: resta ora a me la fatica di prepararlo pel publico; e se il Signore mi darà salute lo porterò a compimento. Già ho quasi pronto per la stampa il primo volume, e pria di Pasqua potrà consegnarsi al tipografo. Ma vi manca una carta geografica che mostri quei luoghi. Ella che sì bene li conosce, perché non ce la manda? Monsignore l’aspetta da Lei, e spera che non lo lascerà deluso.

Le offro anche, come segno della mia stima ed affetto, un’operetta sull’eloquenza che io pubblicai anni sono. Ella l’accetti, la degni di un guardo, e compatisca il mio meschino lavoro.

Accolga gli ossequj di Monsignore, e quelli di chi si professa con sentimenti di stima

Suo D.ssmo U.mo Servo
Fr. Giacinto La Greca Cap.no