Massaja
Lettere

Vol. 5

/329/

1177

A monsignore Celestino Fissore
arcivescovo diocesano – Vercelli

P. 163 Caro Monsignor mio

Roma, 14 Dicembre 1886

Oggi dall’Osservatore Romano, sono avvertito che V. S. Rever.ma, giovedì prossimo (che credo dopo dimani) sta per celebrare il suo Giubileo Sacerdotale. In simile occasione credo bene farle osservare che il sottoscritto è uno dei più vecchi Sacerdoti di cotesta Archidiocesi. Per convincersi di questo fatto Ella non ha che da esaminare i registri della prima Ordinazione tenuta dal suo predecessore /330/ Monsignor d’Angennes, dopo la sua venuta da Alessandria (44 anni sono) troverà fra i Sacerdoti ordinati un certo Frate Guglielmo da Piovà Cappuccino del Convento di Cigliano, e ne sarà convinto. Dopo ciò potrei ancora aggiungere un altro motivo, ed è quello, che io sono anche il più vecchio Vescovo del nostro antico Piemonte, consacrato il 24 Maggio 1846, cioè un mese circa prima della morte del Papa Gregorio. Tutti questi miei titoli non hanno altro scopo che far conoscere il diritto di alzare la mia voce fra i molti Sacerdoti amici fratelli per dirle anch’io ad multos annos. Oh se l’avessi sentito prima, certamente che senza essere invitato, avrei pregato il Santo Padre che mi desse il permesso [di intervenire]; un libro [p. 164] non avrebbe bastato per sfogare il cuore verso un antico amico.

Ripeto dunque ad multos annos, mentre abbracciandola in ispirato godo segnarmi

Di V. E. Rev.ma

Devot.mo Servo
† Fr. G. Card. Massaja, Cappuccino