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Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)
F. 428r Sti.mo Signore
Roma (Prop. Fide) 30 Ott.e 1887
Eccoci ritornati a Roma dopo la villeggiatura della Ruffinella. Il Cardinale continua a godere buona salute; e lo stesso ci auguriamo di Lei e di Madama.
Pubblicato il IV volume, ne ho fatto spedire due copie a Lei, che a quest’ora avrà ricevuto.
Includo uno schizzo della incisione, che rappresenterà V. S. mentre in Bonga osserva la latitudine. Mi dica se il concetto Le piace, e quali modificazioni giudica di farvi. La prego rimandarmi con le osservazioni lo schizzo.
Ora desidero che mi sciolga più dubbi sul fiume Goggéb, che bagna i confini di Kaffa, di Ghera ec. Il Cardinale ne fa la descrizione che Le includo: ma guardando la carta designata da V. S. mi son venuti i seguenti dubbj, cui prego rispondere.
1º Il Goggéb è uno dei più importami, e dei più grossi di quelle regioni?
2º È esatta la posizione della sorgente?
3º È vero che non si conosce quali regioni segue [f. 428v] a bagnare e dove vada a scaricarsi?
4º V. S. lo fa scaricare nel fiume Omo, e precisamente in un lago. Dunque il Goggéb è un influente del gran fiume Omo?
5º Ricorda come si chiama quel lago?
6º Il Cardinale non fa parola del fiume Omo: ma pare credere essere esso lo stesso fiume Goggéb. È esatta questa opinione?
Prego di darmi chiare dilucidazioni, affinché io possa correggere il testo del Cardinale; altrimenti esso non corrisponderebbe alla carta di V.a S.a
Quasi la stessa descrizione fa del Ghivié, come potrà vedere nel vol. IV.
Il Cardinale L’abbraccia a benedice, unitamente a Madama, ed io offro Loro i miei ossequj.
D.ssmo Servo
P. Giacinto da Troina Cap.no
Segret.o
P. S. La Società Geogr. di Roma e di Napoli ringraziano della carta che a suo nome ho loro consegnata.