Nelle pagine dedicate ai nostri
comuni troverete una selezione dei servizi disponibili, degli operatori economici e delle varie attrattive locali. Per comodità dei lettori abbiamo riportato queste informazioni anche in elenchi riassuntivi.
Ecco qui i musei, gli spazi espositivi, le mostre permanenti e le gallerie d’arte:
Museo delle contadinerie e dei giocattoli
C.so Vittorio Emanuele II n.1
c/o Azienda Vitivinicola Balbiano Melchiorre
tel 011.9434044 tel 011.9434214 www.balbiano.cominfo@balbiano.com
Museo Alfieriano
Corso Alfieri, 375 tel 0141538284
Museo Ebraico
Via Ottolenghi tel 0141.399300
La Sinagoga è aperta per visite guidate il Mercoledì e la Domenica alle ore 15, alle ore 16.30 e alle ore 18
Pinacoteca e Museo Civico di Palazzo Mazzetti
Corso Alfieri, 357 tel 0141594791 www.palazzomazzetti.it
Villa Badoglio
Frazione San Marzanotto tel 0141.353034 fax 0141.356140
Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile
Nell’ex Convento di Santa Chiara, già opificio Levi, è ospitato il primo nucleo della raccolta di oggetti dell’attività tessile chierese: oggetti utilizzati per una attività prevalentemente manuale e strettamente collegata al lavoro agricolo, come gli attrezzi usati per la coltivazione del gualdo, per la tintura in azzurro delle pezze, per la bachicoltura, per la filatura e tessitura di cotone e lino e seta, per l’imbiancatura del tessuto di cotone.
Una prima ricognizione e la successiva parziale raccolta hanno permesso di avviare alla conservazione, ma soprattutto alla rifunzionalizzazione a scopo didattico, alcuni tipi di macchine particolarmente interessanti. L''attuale sede non può ospitare che una piccola parte degli oggetti che costituiscono la storia della tessitura. A pieno regime il Museo esporrà tutte queste macchine, appartenenti prevalentemente al periodo che va dai primi decenni del Seicento agli anni Quaranta del secolo XX, trovando ben più idonea collocazione negli spazi ristrutturati dell’ex Cotonificio Tabasso.
La storia del vino attraverso reperti archeologici dal II millennio a.C. fino ad alambicchi e torchi, primi testimoni dell’era industriale
Il Museo nasce dalla passione per l’archeologia di Lando Rossi di Montelera, allora Amministratore Delegato della Martini & Rossi, da cui proviene il nucleo principale della collezione. Il 1961 è l’anno dell’inaugurazione ufficiale, che coincide con i festeggiamenti dell’anniversario del 1° centenario dell’Unità d’Italia.
Progettato da Oberto Spinola, primo direttore del Museo, e ambientato in 16 sale ricavate dalle antiche cantine della villa settecentesca, che fu sede dei primi stabilimenti Martini & Rossi a Pessione, frazione di Chieri, il Museo trova la sua collocazione ideale fra i mattoni a vista delle pareti e delle volte perfettamente conservati. Presentati in ordine tematico, si susseguono antichi oggetti rituali e simbolici, anfore e vasi di epoche remote a partire dal secondo millennio Avanti Cristo fino all’età Imperiale Romana, grandi torchi in legno, carri per il trasporto di uve e botti, cristalli e argenti preziosi, accanto a filtri e alambicchi di rame, primi testimoni di una nuova era, quella industriale, che ha contribuito enormemente ad ampliare le conoscenze e le tecniche in campo enologico.
I protagonisti di questa collezione, prima in Europa nel suo genere, sono tutti soggetti ad un unico denominatore comune: il vino e la sua lunga storia, legata indissolubilmente a quella dell’uomo e alla sua evoluzione attraverso i secoli.
Centro di documentazione e di accoglienza turistica dedicato alla figura di Don Bosco, con particolare riferimento ai luoghi chieresi in cui il Santo ha vissuto e si è formato
Il Museo sorge come contributo all'impegno e allo sforzo continuo dei Fratelli della Sacra Famiglia nel favorire la comunicazione fra culture diverse ed educare alla mondialità.
Espone statue, maschere ed ornamenti per un totale di 150 oggetti raggruppati per etnia di appartenenza e disposti geograficamente in un immaginario percorso all'interno del territorio centro-occidentale dell'Africa e attraverso il Burkina Faso, il Mali, la Costa d'Avorio e il Ghana.
Fu fondato nel 1903, quando religiosi Fratelli della Sacra Famiglia portarono dalla Francia una collezione di conchiglie ed esemplari minerali.
Fu verso il 1939 che, per opera dei Fratelli universitari, il Museo ebbe un buon sviluppo, con l'aggiunta di collezioni zoologiche: insetti, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi.
Il valore del Museo è essenzialmente dovuto alla sezione ornitologica che comprende 747 esemplari, dei quali 137 provenienti dall'Africa e dall'America del sud inviati dai missionari dei Fratelli della Sacra Famiglia.
Le specie italiane sono 202 con 610 individui; alcuni di questi risalgono alla fine dell'Ottocento.
Non mancano di colpire l'attenzione un esemplare di aquila reale, un’aquila anatraia maggiore ed un falco pescatore.
Il Museo comprende altresì 65 mammiferi, 56 pesci, 27 rettili, 20 anfibi, 27 scatole di insetti italiani ed esotici e 358 tipi di conchiglie.
Museo delle contadinerie e della cultura materiale
Piazzale Boglione - Valle Ceppi
tel 011.8112389 / 333.2743291
Seconda domenica del mese dalle 15:00 alle 18:00
Con prenotazione per scolaresche, gruppi, famiglie in tutti gli altri giorni dell’anno. muscovol@gmail.com
Una raccolta di strumenti musicali, curata da Domenico Torta ed i Musicanti di Riva presso Chieri, che intende documentare la musica di tradizione orale, tutti gli aspetti della cultura religiosa legata ad un territorio. L'allestimento provvisorio del Museo è nelle splendide sale di Palazzo Grosso, con decorazioni e affreschi tardo settecenteschi a carattere tematico.
Aperto tutte le domeniche, Ore 16-19, Ingresso libero Info e prenotazione gruppi: Comune 011.9469103 www.museopaesaggiosonoro.org
Presso un’azienda storica sono possibili visite ai locali di produzione e ad allestimenti di stoffe e prodotti finiti per la casa esposti in ambienti del secolo scorso (1900)