Storia dell’antica Abbazia e del Santuario
di Nostra Signora di Vezzolano
Del Sac. Cav. Antonio Bosio

[seguito di p. 201]

Moncucco, Pogliano, Vergnano.

Moncucco, Monscuccus, forse Monteacuto, bel paese con castello nella diocesi e provincia di Torino e nel mandamento di Castelnuovo d’Asti.

Gli antichi Signori di Moncucco erano avvocati della Chiesa di Torino, e si denominavano solamente da questo paese.

Quando i Solaro furono cacciati d’Asti dalla fazione contraria e vennero ad abitare a Chieri, Nel testo manca il trattino di a capo; vedi Correzioni acquista- /202/ rono diversi feudi, fra li quali Moncucco. Giovannino Solaro nel 1494 ospitò nel suo palazzo a Chieri Carlo VIII Re di Francia, che portavasi alla conquista di Napoli, e fu padre di Margarita, la quale essendo in giovanissima età, recitò un’orazione latina nel ricevimento fatto a quel sovrano, che la gradì assai, e diede occasione a molte dicerie (1a).

Monumento della suddetta ospitalità esiste tuttora in Chieri una lapide sopra una casa in via maestra, già dei Solaro; sul quale fatto si possono leggere più ampie memorie nelle Notizie sui sepolcri di Bianca di Monferrato Duchessa di Savoia, e di Libera Portoneria, sul monumento del Cav. Giacomo Provana, esistenti in Carignano, e sul Passaggio in Piemonte di Carlo VIII Re di Francia, del T. C. Antonio Bosio, Torino MDCCCLXX, Stamperia Reale, in 

I Grisella, Casalaschi, Signori del vicino castello di Pogliano furono investiti di Moncucco; ebbero anche i feudi d’Aramengo, Lignana, Rosignano, Cunico, Camagna e Montemagno. Monsignor Ignazio Domenico Grisella, Elemosiniere del Re, Mastro di Cerimonie dell’Ordine Supremo dell’Annunziata, quindi Vescovo di S. Gio. di Moriana morì ai 22 settembre del 1756. Molti illustri personaggi di questo casato coprirono cariche cospicue di corte, di toga, e di spada, esso s’estinse sul principio di questo secolo. I Carron Marchesi di S. Tommaso, di Sommariva di Perno di /203/ Avigliana, ecc., ebbero anche Signoria su Moncucco, Pogliano e Vergnano (1b).

Dalla cronaca di Chieri si conosce, che il vicino castello di Vergnano con tutta la villa, ed il paese di Settimo fu bruciato addì 21 febbraio 1325.

Nel 1338 quelli di Moncucco diedero Moncucco, che era del Comune di Chieri, al Marchese di Monferrato. I Signori di Vergnano nel 1347 addì 27 aprile diedero il castello al Marchese Giovanni di Monferrato, che andò in quel giorno a pranzo in detto castello. Essendo stato occupato Moncucco e Vergnano dalle armi di Savoia, dietro un compromesso dei 22 ottobre 1349 il Conte Amedeo fu obbligato a restituire questi due castelli.

Ottone Duca di Brunsvich, come zio e tutore di Secondotto figlio del fu Giovanni Marchese di Monferrato, fece alleanza col Conte di Savoia Amedeo VII ai 17 giugno 1372 colla quale li cedeva Chivasso, Moncucco, Riva e Poirino per duecento mila fiorini d’oro a termine di riscatto.

Nel marzo 1396 il Marchese di Monferrato con Facino Cane riprese Vergnano, Vernone, Tondonito ed Arignano al Principe d’Acaia.

Con atti rogati da Ludovico Tizzone notaio nel 1419 il Marchese Teodoro investiva Corrado di Moncucco di parte di detto paese e di altri luoghi, così /204/ pure Enrietto, Bartolommeo, Oddonino e Secondino della Fragia (1c) tutti di Moncucco. I Mercandillo nobili Cheriesi fecero domanda per essere investiti del feudo di Vergnano nel 1432. Cossè di Brissac, dopo avere nel 1551 preso Chieri, s’impossessò anche di Moncucco. Anteriormente Moncucco essendosi sottratto dalla dipendenza della Repubblica di Chieri, questa ogni anno faceva un decreto per distruggerlo, come si legge negli archivi di città; ancora nel 1442 vi deputava il Castellano.

Dalla famiglia degli antichi Signori di Moncucco si vuole, che abbiano avuto origine i Signori d’Agliano, di là del Tanaro, principali Signori nella corte di Manfredi Re di Napoli, come quelli che erano parenti di sua madre Bianca, e dei quali fu quel celebre Conte Giordano, tanto dal Collenuccio e da altri istorici di quei tempi celebrato, come si legge nella Corona Reale di M. Della Chiesa. Cubitosa unica figlia ed erede di Bonifacio Signore di Moncucco sposò Giovanni, detto il grande, Signore di Dogliani, terzogenito di Tommaso I marchese di Saluzzo.

Gli Avvocati Signori di Moncucco riconoscevano dal Marchese di Monferrato i feudi di Cerreto, Piovà e Castelvecchio.

In carte di Chieri trovo alcune altre memorie riguardanti Moncucco.

1254 31 marzo. Procura dei signori Rivalba per fare una convenzione coi signori di Moncucco.

1254 11 agosto. Tre atti dei Rivalba per la cessione di Moriondo.

/205/ 1258 4 aprile. Convenzione di Chieri coi della Fratta di Moncucco.

1303 7 agosto. Fedeltà prestata a Chieri dai terrazzani di Vergnano.

1307 25 luglio. Investitura di Cinzano ai signori di Moncucco.

1309 7 settembre. Sentenza tra il vescovo di Torino, Chieri ed i signori di Moncucco.

1321 19 giugno. Proibizione fatta dai Cheriesi ai signori di Moncucco d’obbedire al Vescovo.

1322 5 settembre. Investitura di Cinzano data ai Rivalba.

1490. Gabriele Solaro figlio di Giorgio, e fratello di Giovannino nel 1490 aliena la terza parte di Moncucco alli Grisella, e nel 1500 una parte alli Pogliani, e parte di Lovensito alli Solari. Il Giovannino Nel testo: Solaso
vedi Correzioni
Solaro nel 1486 comprò Vernone per mille ducati.

L’Imperatore Federico Barbarossa, essendo venuto a Torino, andò a venerare li corpi de’ SS. Martiri Torinesi, Solutore Avventore ed Ottavio Tebei nel monastero, che esisteva oltre e vicino la porta Segusina fondato sul principio del mille dal Vescovo Gezone, ed ottenne dall’abate Guglielmo e dai monaci alcune reliquie di detti santi unitamente ad alcune di S. Benedetto, e ciò risulta da una carta di conferma dei molti possessi, che detta Abadia aveva, in data del 18 gennaio 1159 presso il castello di Rivoli; in questo privilegio vi è nominato Moncucco, come pure Moncalieri e Testona e da ciò si vede che Moncalieri esisteva già prima della distruzione di Testona (Mon. Hist. patr.  Chart.).

Nel trattato di confederazione fatto tra li Comuni di Milano, Piacenza, Vercelli, Alessandria ed Asti /206/ da una parte, e Bonifacio Marchese di Monferrato dall’altra, vi sono rammentati gli avvocati di Moncucco, e Oberto di Cocconato addì 13 giugno 1199, come da documento negli archivi di Vercelli pubblicato come sopra nel vol 1. Chart.

Negli Archivi Arcivescovili esistono diversi documenti riguardanti Moncucco, fra li quali sono li seguenti: nel 1243 ai 6 di aprile, Corrado e Manfredo avvocati di Moncucco giurano di custodire il castello di Rivoli pel Capitolo e pel Vescovo venturo. Nel 1247 6 marzo, Pietro e Corrado suo fratello, Manfredo col fratello Bongiovanni, accettano l’arbitramento, per cui possono consegnare Rivoli al Re Enrico figlio dell’Imperatore Federico, ma a patto, che conchiusa la pace tra l’Imperatore ed il Pontefice, venga restituito al Vescovo. Ambedue queste pergamene furono pubblicate come sopra.

Nel 1265 ai 15 di febbraio, i Nobili di Moncucco fecero fedeltà al Vescovo di Torino per l’Avvocazia della chiesa maggiore di Torino, di S. Martino di Stellone, della Pieve di Avigliana, della Pieve di Montegiove, ove dicesi Vergnano, e della Pieve di Ruffia, e per mansi sette in Moncucco; carta negli Archivi dell’Arcivescovato.

1303 1 maggio. Fedeltà dei Signori di Moncucco, cioè dei della Frayta e de’ Moncucco, testimoni Ottone prevosto di Vezzolano, Antonio Zucca prevosto di Torino, e Gio. di Trufarello canonico di Chieri, con atto rogato presso Moncucco.

1303 3 agosto. Gio. di Brunsbert, pievano di Vergnano (Veregnani), testimonio dell’istromento di fitto della Curaia di Torino a Vieto Testa de Silis.

1306 10 maggio. Investitura alli Signori di Vergnano, Facino, Ruinoto, Manuel e Giacobino.

/207/ 1309 9 settembre. Compromesso tra il Vescovo Tedisio ed il Comune di Chieri, per li danni cagionati al castello di Moncucco dopo la morte del Vescovo Gaufredo.

1332 8 febbraio. Scomunica data dal Vescovo Guidone contro Michele della Frajta di Moncucco. Guglielmo era Rettore di S. Martino di Moncucco.

1332 5 agosto. Investitura alli de Mercadilio per beni nelle fini di Vergnano.

Un Giacomo di Moncucco era nel 1338 unitamente a sua moglie Peronetta, Rettore e Spedalingo dello Spedale di S. Maria de Dompno in Torino presso porta Fibellona. Nel 1314 era Rettore del medesimo un Tebaldo di Lavriano.

1340 7 luglio. Rassegna della Chiericatura di S. Martino di Moncucco fatta dal chierico Paganino Borghese, a favore del chierico Antonio figlio di Galvagno Borghese.

1350 10 luglio. Investitura alli della Frajta del castello di Moncucco.

1351 4 gennaio. Collazione della Pieve di Vergnano coll’unione delle cappelle de’ santi Nicolò e Michele vacanti per la morte di D. Giacomo di Tonengo a favore di Gio. de Borgeto già Rettore della chiesa di Andesello (Andezeno). Nell’istess’anno al primo di agosto, collazione della detta Pieve di S. Giorgio e della cappella di S. Nicolò per rassegna del F. Gio. Borgeto a favore del Fra Facino dell’Ordine Betlemitico.

1353 28 agosto. Collazione della chiesa campestre di S. Michele nelle fini di Vergnano a Giovannino de Corneto di Chieri.

1356 26 maggio. Collazione della chiesa di S. Pietro vacante per la morte di D. Giovanni a favore di D. Enaudo.

/208/ 1369 17 nov. Investitura delle decime ad Antonio del fu Giacomo dei Signori di Vergnano.

1353 ultimo marzo. Collazione della chiesa campestre de’ santi Vittore e Felice di Tezano, per la morte di Giacomo Rettore, a favore del F. Facino Arnulfo Pievano di Vergnano in persona di Biagio figlio di Marcone Vandoni di Chieri.

Nel 1355 ai 21 dicembre Tommaso di Savoia Vescovo di Torino concesse investitura dell’ottava parte di Moncucco a Ludovico Bonetto ed a Guglielmo di lui nipote coll’approvazione della compra fattane da Vianino e Bonetto de’ Balbis loro padre ed avo da Filippo di Moncucco.

1388 12 agosto. Collazione della Chiericatura di S. Martino, fini di Moncucco ad Antonio della Rovere canonico di Torino per il decesso di Antonio Alpini.

1409 20 giugno. Investitura di tre parti di Moncucco ad Amedeo e Bonifacio figli del fu Antonio de’ Signori di detto luogo. Nel 1413 furono li stessi investiti di parte del castello. Nel 1439 detto Bonifacio era ancora vivo e fu investito d’altra parte del castello.

1440 24 marzo. Collazione della parrocchia di S. Martino per rassegna di D. Domenico Salagry a D. Gioardino Tempie di Biella. Ivi si fa menzione di un G. de’ Marchesi di Romagnano professore di decretali, e canonico di S. Antonio.

1452 29 ott. Collazione della cappella di S. Martino nella collegiata di Chieri ad Alberto de’ Magnano Rettore della chiesa di Moncucco.

1455 7 marzo. Il Vescovo ratifica l’unione fatta ai 21 gennaio di S. Giuliano di Baldissero, di S. Solutore di Poirino, e delle chiese di Moncucco alla sagrestia di S. Solutore maggiore di Torino.

/209/ 1456 24 aprile. Collazione della parrocchia di San Martino a D. Gio. de Mosso presentato da Giorgio Solaro, Signor del luogo.

102 22 maggio. Instituzione alla parrocchia di S. Martino di patronato dei Signori del luogo di D. Giorgio Protonotaio figlio di Gioannino Solaro d’essi Signori per la morte di Giovanetto de Mosso.

1509 26 ottobre. Instituzione per D. Gioanetto de Mosso di Moncucco (forse nipote del precedente) alla parrocchia di S. Giorgio di Vergnano per la morte di D. Pietro Borelli di Moncucco, di patronato di Ambrogio e Gio. Antonio de’ Griselli consignori di Vergnano e di Pogliano.

1565 — 20 marzo. Rassegna della parrocchia di S. Martino fatta da D. Ottaviano Grisella de’ Signori del luogo e Collazione a D. Antonio Motta di Oiro (sic).

1575. D. Gio. Francesco Ferrero da S. Sebastiano fu parroco sino al 1610, e gli successe D. Antonio Manfrino di Castelnuovo.

1617. D. Ambrosio Casalegno di Moncucco sino al 1653. Poi Perona Gio. Giacomo di Marentino sino al 1669.

1667 19 novembre. Surrogazione a favore della cappella di S. Gio. Battista all’altare di S. Carlo nella parrocchia di Moncucco stata eretta li 24 luglio 1647 da Carlo Grisella del fu Priamo, e viene nominato D. Tommaso Viarizio dal sig. Gio. Battista Grisella figlio del suddetto.

1669. Ugonino Mollo da Valperga morto nel 1706. D. Morizio Bonino deceduto nel 1719. D. Cosma Damiano Garrone di Torino dal 1720 sino alla morte nel 1753. Gli successe il pievano Ferrero o Ferro /210/ Andrea d’Airasca sino al 1760, che fu traslato a Piscina. D. Giuseppe Belmond di Pietra Porzio e fu prevosto sino al decesso, come da iscrizione. Gli successe nel 1798 il Teol. Francesco Cottino di Buttigliera d’Asti, canonico onorario d’Ivrea, dotto ed eloquente oratore, ricercato specialmente per le missioni e per gli esercizi spirituali. Il prelodato teol. Cottino morì alli 9 marzo 1840 d’anni 72.

Il castello di Moncucco colla sua torre, già dei conti Solaro di Moncucco, passò ai conti Melano di Portula, quindi al Demanio, ora è della Comunità, che vi pose uffizi e scuole.

La chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista fu rifabbricata nel 1810, l’anno della pioggia, come dice l’iscrizione posta nell’architrave della facciata, coi disegni dell’architetto Giuseppe Talucchi torinese. Ivi nella cappella di S. Carlo vi è l’incona, che rappresenta questo santo, la quale sembra del Moncalvo; nel pavimento si legge sopra la lapide sepolcrale: Pro familia Grisella anno salutis 1663. Vi è l’arma cancellata.

Sul pilastro in faccia vi è il busto in scagliola con arma, e la seguente marmorea iscrizione:

A Ω

All’onorata memoria dell’avo diletto religioso e pio Tommaso Solaro conte di Moncucco, nato in Asti, morto a Torino addì XXVIII di febbraio MDCCCXXII, compiendo li anni LXXXXIX qui sepolto. Tommasina Solaro contessa di Portula nipote riconoscente consacra.

Sull’altro pilastro vi fu posta l’iscrizione ed il busto alla suddetta contessa Tommasina Melano di /211/ Portula dei Solaro di Moncucco, ecc., morta in Torino li 2 aprile 1837, d’anni 42. Infelice! non potè arrivare alla metà degli anni del suddetto Tommaso suo avo ultimo di sua linea. Essa recò il castello ed i possessi di Moncucco nei Melano di Cuneo. Sotto l’urna di S. Cecilio M. vi è scritto Corpus S. Cæcilii Martyris Ex coemet. Cyriacæ extr. 1664 Cherium primum Moncucchum dein 18 7bris 1808 translatum. A Chieri era venerato nella bellissima chiesa di santa Margarita. Avanti l’altare maggiore vi è la seguente lapide nel pavimento: D. Ioseph Belmond Præp. Benemeritus cessit e vita 3 ott. 1797. Nella sagrestia un’iscrizione indica, che il Sac. Giacomo Gambino da Poirino instituì gli Esercizi Spirituali per Avuglione, Moncucco e Vernone nel 1825.

Nella cappella di S. Marco nel cimitero vi è un’iscrizione marmorea alla memoria di Nicolò Bonaventura Camino pio, giusto, benefico Direttore del Demanio in Savoia, morto ai 7 dicembre del 1826.

D. Nicolao Moglia di Moncucco, fu rettore di San Giorgio di Vergnano dal 1773 sino alla morte nel 1795.

Pietro Casalegno di Moncucco fu prevosto di nel testo Monbello
non segnalato nelle Correzioni
Mombello dal 1576 al 1622 in cui morì d’anni 76.

Casalegno Domenico Teol. prevosto di S. Solutore di Sangano, poi nel 1807 di Mombello.

L’avv. Casalegno Giuseppe Giudice di Chieri, giudice poi presidente del tribunale di prima istanza in Alba. Fu professore di Grammatica nel collegio di Chieri Giuseppe Antonio Casalegno.

Toso Ottavio Maria laureato in teologia ed in leggi fu nel 1812 giudice del tribunale di prima istanza in Asti. Molti altri personaggi si distinsero di questo paese, che troppo lungo sarebbe il qui nominarli.

/212/ Li bandi campestri di Moncucco portano questo titolo:

«Bandi campestri formati dall’Ill.mo sig. Ottavio Maria Grisella marchese di Rosignano, conte di Montemagno, Camagna e Moncucco, sig. di Lignana, Pogliano e Vergnano, consignore di Montiglio e del contado di Cocconato, gentiluomo della Camera di S. M. e dall’Ill.ma Eleonora Margarita Saluzzo Scarampi, marchesa di Garessio, contessa di Moncucco e Monale, baronessa di Cardè e Miolans, signora di Pogliano e Vergnano ecc. Torino Ghiringhello, 1741 6 maggio di pag. 24 in 4°.

Vergnano, Vergnanus. — L’antico castello di Vergnano non esiste più, e solamente se ne indica il sito nel punto più elevato di questo colle, chiamato il castellaccio, ove si trovano, scavando, mura, e qualche ferro di freccie.

Alcuni altri parroci di Vergnano.

1671. Giacomo De-Mattei.

1675. Gio. Domenico Sonzia da Lezzolo morto nel 1694.

1694. Gio. Giuseppe Corio da Casalborgone.

1695. Gio. Domenico Zenerino da Rueglio (Ivrea).

1699. Ludovico Bongiovanni da Revigliasco di Torino.

1714. Gio. Bartolomeo Borello Priore.

1716. Giacomo Francesco Lesquiero da Valperga morto 1738.

1738. Ignazio Casalegno di Andezeno morto 1773.

1773 Nicolò Moglia da Moncucco morto 1795.

1795. Cassiano Eligio Gastini da Berzezio in Val di Stura, diocesi di Torino.

La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Giorgio martire, per vetustà essendo divenuta inservibile ho tolto una virgola dopo fu fu rifabbricata nel 1832-33. Essa è assai decente e bene uffi- /213/ ziata dall’attuale curato. All’intorno vi sono ancora alcune case. A poca distanza da Moncucco, sotto la parrocchia di S. Giorgio di Vergnano, e nella regione di Carrozzano, si trova la Colonia Agricola, ivi eretta nel 1853, ove si educano nella religione, e nella più utile fra le arti, quella cioè dell’agricoltura circa 80 giovanetti. Essa era stata iniziata nell’anno antecedente in Cavoretto dall’Associazione di carità a pro dei giovani poveri orfani ed abbandonati, e dalla stessa qui venne traslocata, mercè una cospicua elargizione del mai abbastanza compianto e lodato Commendatore Giuseppe Antonio Cotta, che per le sue illuminate e grandiose limosine era chiamato il Banchiere della carità cristiana, ed il cui nome sarà in eterna benedizione.

Alcuni Sacerdoti con alcuni pii secolari nel 1849 diedero origine alla suddetta Associazione in Torino, che venne approvata legalmente con R. Decreto dei 18 dicembre 1853. La medesima eresse in Torino il Collegio degli Artigianelli, ed ultimamente nel 1868 un Riformatorio in Chieri, ora a Bosco-Marengo.

L’abate Costanzo Gazzera in una sua memoria sul Ponderario cita un’iscrizione trovata a Moncucco, ove è nominato un Bruccio.

Pogliano, Polianus. — Le brune mura d’una parte del vetusto castello di Pogliano esistono ancora, e servono di abitazione rustica. Ad esso si accedeva per un ponte levatoio, tolto non è gran tempo, così pure fu distrutta la cappella, che sorgeva a poca distanza. In una carta dell’Abbazia di Casanova trovo citato un Pogliano, che non so se si possa riferire al nostro, ivi si narra che nel 1240 ai 3 di Giugno in Casanova il Sig. Giacomo, detto il Prevosto di Puglia- /214/ no, donò una pezza di terra nel territorio di Carmagnola al Monistero di Casanova. Il notaio è Giacomo di Pino.

Il Conte Cesare della Chiesa di Benevello, benemerito fautore e cultore delle Arti belle, che aveva acquistato questo castello dalle nobili damigelle Fontana di Cravanzana, vi aveva fatte riattare alcune camere: esso stampò una graziosa novella sopra Pogliano, e morì a Torino li 16 dicembre 1853.

Vi è una frazione di Chivasso che è detta Pogliani.

La popolazione di Moncucco è di 1542 circa.

Regge attualmente la parrocchia di Moncucco il prevosto Francesco Martina, e quella di Vergnano Giovanni Nel testo: Germanio
vedi Correzioni
Germonio curato.

(1a) La Margarita Solaro sposò Gio. Francesco Scaravelli e fu madre di Melchiore; essa portò in questa famiglia Moncucco, Moriondo e Nel testo: Lovencio
Errore non segnalato nelle Correzioni
Lovencito. Carlo VIII nel 1495 ritornando dall’infausta spedizione di Napoli ripassò e si fermò in Chieri ed in Torino e morì giovane alli 7 d’aprile 1498, lasciando il regno a suo cugino Luigi XII. [Torna al testo ]

(1b) Ultimo della linea dei S. Tommaso di Cerrione fu il M. Felice, che nella fresca età d’anni 32 morì addi 23 gennaio 1843, e lasciò diverse pregiate opere fra le quali, Tavole genealogiche della Real Casa di Savoia. Torino MDCCCXXXIII in 4° Favale; e Notizie intorno alla vita di Bona di Savoia moglie di Galeazzo Maria Sforza Duca di Milano, confermata con documenti autentici. Torino 1838 con ritratto in 8°. [Torna al testo ]

(1c) Altrove è detto Frayta, e Fratta. [Torna al testo ]