E. Durando

Cartario dei monasteri
di Grazzano, Vezzolano, Crea e Pontestura

Pinerolo 1908

/V/

Introduzione

Allo scopo di riunire quante più carte si poteva di quella regione che fu la primissima sede dei marchesi di Monferrato, fu fatta la collezione delle carte dei monasteri di Grazzano, Vezzolano, Crea, Pontestura e Rocca delle Donne.

Furono questi i monasteri che ebbero, con Lucedio, da quei Marchesi le prime donazioni o la loro fondazione. Il riunire tali carte aveva anche un altro scopo, perchè esse si illustrano e si completano vicendevolmente.

Di Grazzano poche sono le carte che si producono, e non tutte inedite; ma di più non si trovò nello Archivio dell’economato dei benefici vacanti, dove pur molti mazzi si conservano di quel monastero, per lo più di carte dei secoli più vicini a noi.

Di Vezzolano vi era già abbondanza di carte publicate dal Manuel nella Miscellanea di storia italiana, vol. I. Ma la nostra edizione fu di nuovo fatta sugli originali, che quasi tutti si trovano nell’Archivio di Stato di Torino, Sezione 1, Abazia di Vezzolano.

/VI/ Nulla si conosceva dei monasteri di Crea e di Pontestura, benchè molti, senza però ricorrere alle fonti, abbiano tentato la storia, specialmente del santuario di Crea. Di tutti gli scrittori il più meritevole di cenno, benchè anch’esso senza metodo e senza ricorso, che raramente ed in modo insufficiente, ai documenti, è il Corrado nelle sue Notizie storiche del Santuario di Crea, Casale, Pane, 1889.

Delle carte di Crea e di Pontestura, che, per essere di data posteriore al 1300, non si poterono dare integralmente, si formò un regesto che si estende fino all’anno 1485, e che fino a tal epoca ci fornisce la storia dei due luoghi.

Molte relazioni esistettero fra Crea, Vezzolano e Sant’Agata di Pontestura, e tutti tre furono per certo tempo dipendenza dell’Ordine Mortariese, ossia dei canonici regolari di Santa Croce di Mortara, fondazione antichissima che si estese, oltrechè ad altre regioni, anche in altri luoghi del Monferrato.

Le carte appartenenti al monastero di Bocca delle Donne (Brusaschetto) eran già state in gran parte publicate nel secondo volume Chartarum dei M. h. p. del prof. Bartolomeo Bona. Le inedite furono trovate nella Biblioteca Reale di Torino, a cui pervennero per acquisto dallo stesso prof. Bona o dai suoi eredi. Forse in origine anche le carte di Bocca delle Donne, come quelle di Crea e di Pontestura, hanno fatto parte di quel gran fondo di pergamene della regione monferrina donato dal conte Alessandro Cozio di Salabue alla Deputazione di Storia Patria, e di cui è fatta menzione da Antonio Manno nell’Opera cinquantenaria della R. Deputazione di Storia patria contenuta nel volume I della Biblioteca storica italiana.

Cogli indici che si sono fatti seguire alle carte di tutti questi monasteri abbiamo poi data la più completa serie dei priori ed abbati loro. Al cartario di tali monasteri abbiamo aggiunto una raccolta di documenti di Casale e del Monferrato, che, /VII/ quantunque per lo più desunti da copie non sempre molto antiche, non potevano però per la loro importanza storica rimanere più a lungo sconosciuti.

Finalmente l’ultima parte del volume è formata dalle carte dell’Archivio Comunale di Chivasso anteriori al 1305, edite dall’avv. Vincenzo Druetti, che portano anch’esse qualche contributo alla storia del Monferrato.

Edoardo Durando.

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