Massaja
Lettere

Vol. 1

/14/

1837 – 1842

13

Necrologia di fra Martiniano Calleri da Carrù OFMCap.
studente di M. – Moncalieri-Testona

[F. 1r]M.o Rev.do Padre

Moncaglieri li 8. 10.bre 1837.

Sorpreso da forte vomito di sangue il fu f. Martiniano da Carrù nostro chierico, e già fu mio studente sin dagli 15 Maggio dell’or girante anno; nonostente la solecitudine, e diligenza de periti, qual tutta tutta invocata venne a soccorso, e sollievo dell’infermo, tanto pendente li 3. mesi, che si fermò in questo convento dopo il fattale attacco, come anco dopo la sua traslogazione al nostro con vento di Carrù sotto la cure del vigilantissimo P: Guardiano di detto convento, ove venne trasferito a motivo di godere del benefizio dell’aria patria; Resasi cronica nondimeno la malattia, ed incurabile, consonto dal male, rese la sua bell’anima al creatore la mattina del 5. andante, come da lettera apposita anunciata mi venne dal sopra cennato, in detto convento di Carrù.

L’edificante condotta tanto in qualità di chierico nel nostro convento di Chivasso da lui tenuta, ove si rese charo a tutti, ed amabile per le sue bone qualità sì naturali, che sovranaturali, quanto al dì dopo d’essere stato agregato a questo mio studio, in cui speciò veramente d’ogni virtù, e massime d’esatezza nell’osservanza delle prammatiche del noviziato, non che di gran povertà, per cui non poteva soffrire in cella qualunque benché minima cosa, che non li fosse assolutamente necessaria, talmentechè ogni giorno [...] faceva lo spoglio di sua cella, con ammirazione nontanto de’ suoi compagni, ma di tutta la religiosa famiglia. La pazienza, e giovialità, con cui soffrì le noje accagionate dalla lunghissima sua malatia, durante la quale suo impegno si fu, e di non querelarsi, e di rimettersi cieccamente in tutto alle disposizioni altrui senza veruna sorta di risentimento. L’esimia rassegnazione infine, e divozione, con cui accorgendosi del prossimo suo passaggio, e chiese, e ricevette li conforti della Religione, abenchè valevoli a farci sperare, che la sua bell’anima già sia fra i giusti a godersene i dolci amplessi del suo Dio; pure siccome ella è cosa spaventosa il solo riflesso di doversi presentare al rigoroso giudizio di Dio, che trova a giudicare per fin nell’opere stesse da noi considerate le più sante, mi faccio premura d’interezzar la carità della P: V. M. R. Nonché della di lui religiosa familia, acciò aiutata co’ soliti suffragj venga assolta da qualunque sconto, che ancor dovesse una tal anima alla divina giustizia, ed introdotta /15/ quanto prima nella beata patria de Giusti, col raccomandare pure me stesso alle loro orazioni, pieno d’inalterabile stima mi professo.

Della P. V. M.o R.a

Umil.mo Dev.mo servo fra Gugli[el]
mo dalla Piovà Lett:, e vic: Capp:

[F. 1v] Al M.o R.o P.re P.ron Oss.mo / Il P. Superiore del Conv.o de’ Cap.ni / Ai Cap.ni Villafranca Piemonte //.