Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al padre Venanzio Burdese da Torino OFMCap.
ministro generale – Napoli

F. 128rR.mo Padre Lettore Amat.mo

Massawa 1. Giugno 1849.

Ha ricevuto quest’oggi la Sua Veneratissima col mezzo di un Bastimento da guerra venuto di Aden a Massawa – Col mezzo del medesimo, e per la stessa via di Aden ho ricevuto pure l’altra Sua che ebbe la cara compiacenza di scrivermi dal Convento della Mad.[onn]a SS. di Campagna, però quattro mesi fa sul principio di quest’anno – La via di Aden perciò è la [sola] via per cui mi dovrà scrivere, essendo inteso col Missionario di là per l’opportuno ricapito –

Nel mese di marzo scorso ho fatto un secondo viaggio in Aden per intendermela con quei missionarj relativamente ad alcune lettere della S. Congregazione che autorizzava il P. Marco Gradenigo Servita a trattare con me l’unione di quella Missione al mio Vicariato; come è lui che ha chiesto questo alla S. C. io gli ho esposto le mie idee, e poi ho finito d’incaricare lui medesimo per trattare ulteriormente quest’affare presso la S. Sede. Per il che il medesimo partirà per Roma, e credo anche che si porterà da Lei per discorrere in proposito; La prego di trattarlo bene, perché è un soggetto degno, e delle prime famiglie di Venezia. Sull’affare per cui va, io devo essere puramente passivo atteso che trattasi di Missione appartenente ad altro Vescovo, ed Ordine Regolare – comunicate le idee /163/ mie al detto Padre io non facio altro più che aspettare credenziali superiori per riconoscere quella Missione.

F. 128v Questo secondo viaggio unito a tanti altri penosissimi già fatti, prima mi guadagnò reumatismi che mi travagliano da due mesi, una specie di podagra alla spina, ed alla gamba e piede destro che tengo gonfio – Però presentemente mi trovo molto meglio, e spero fra pochi giorni potere intrapprendere il tanto sospirato viaggio di terra alla volta dei paesi Galla, dove i compagni hanno già incominciato qualche operazione.

Caro P. Lettore, qui sta il nodo gordiano: oggi ho fatto una lunga conferenza col Sig.e De-Jacobis (Vescovo incognito) nella quale ci siamo battuti fortemente. Egli pare d’avviso che io prosegua ad aspettare qui per la tema antica di compromettere la mia persona per una parte, e per l’altra la sua Missione per ogni caso che io venissi scoperto nel mio passaggio per l’Abissinia – Io ho detto di voler partire ad ogni costo, anche di perdere la vita per istrada perché il bisogno della mia Missione mi chiama a raggiungere i compagni, i quali senza di me si trovano in pericolo che non posso dire... L’unica cosa che mi fastidia è il timore di compromettere la Missione d’Abissinia – La risoluzione scabrosa è presa per l’affermativa, e partirò a Dio piacendo dopo pochi giorni; Ella intanto venendo a sentire qualche cosa di sinistro, è bene che conosca la posizione dell’affare e lo spirito che ci ha guidato a giustificazione di tutto il mondo, e presso tutto il mondo. –

Da questo può ben intendere la brutta posizione in cui mi trovo – L’assicuro che la testa ai gravi fastidj che ho già avuto per questo, ed il cuore si perderebbe se non fosse retto e sostenuto da una grazia tutta speciale che io debbo alle preghiere dell’Ordine, e degli amici – L’apostolato [f. 129r] di tutti i tempi è sempre passato per le vie le più spinose, e veggo che non diversa è l’economia che usa il Signore anche costà coll’istesso Padre di tutto il vero apostolato... pazienza!

La ringrazio della raccomandazione che si compiaque di farmi presso Nicholas Patrick Stephen Wiseman 1802-1865, dal 1840 Vescovo, dal 1850 Arcivescovo cattolico di Westminster e Cardinale.
Uomo di grande cultura, fu l'autore di un fortunato romanzo storico Fabiola o la Chiesa delle catacombe
Wisman in Inghilterra, ma mi duole il dirLe che il di Lei voto e quello dell’istesso S. Padre probabilmente non saranno sentiti colà dove tutta la politica si trova sgraziatamente guidata dal Padre delle tenebre – ne spero poco perché dopo le più belle intelligenze... ho dovuto provare tristi fatti... però tutto si può sperare dal Signore.

Sono sette mesi che è partito il P. Felicissimo, e nessuna notizia ho ricevuto più da lui – Un viaggiatore soltanto che l’ha veduto presso il Ras di Gondar mi assicura che ha fatto fin là buon viaggio, e che è partito di là per Choa accompagnato in modo da niente temere, quando lo vedrò gli darò la triste notizia della morte del suo genitore –

Del resto i bellissimi avvisi che Ella mi da riguardo alle corrispondenze saranno da me messi in prattica per quanto permettono le mie circostanze di persona isolata, sempre in movimento, e sopratutto sempre in posizione precaria – Sono partito dall’Abissinia per otto giorni senza prendere ne memorie ne altro, ora sono già 19. /164/ mesi e non ho ancora potuto avere le cose che ho lasciato – questo caso è frequentissimo. Da principio ho creduto poter montare una curia in forma, ma la mia curia è divenuta incuria – io Le scrivo ogni tutte le volte che si presenta una qualche circostanza perché è grande il mio attaccamento a Lei, e scrivo molto persuaso che una parte di quello che scrivo si perde, scrivo molto affinché Le giunga almeno qualche poco; per carità facia Ella anche così, perché le sue lettere mi sono di grande sollievo e consolazione; se qualcuna si perde la troveremo poi in paradiso, avendo entrambi uno scopo di spirituale reciproca consolazione, e conforto nell’opera di Dio.

L’abbraccio nel S. crocifisso unitamente a tutta la sua curia, e godo rinnovarmi

D. P. V. R.ma, e Car.ma

Aff.mo Studente
† Fr: Guglielmo Massaja Vescovo

F. 129v P. S. Ho scritto più volte al Procuratore Generale lettere tutte di amicizia e di rispetto, lettere che ho creduto interessantissime, e sinora non ho avuto risposta nessuna –

Oggi 8. giugno parto per l’Abissinia contro il sentimento comune degli amici... accadendo qualche affare sinistro bramo che tutto il mondo attribuisca a me solo la presa risoluzione. Dopo aver aspettato due anni non posso aspettare di più senza gran pena... il Signore mi chiama, e questo è il solo motivo della partenza –

Al R.mo Padre P.on Col.mo / Padre Venanzio da Torino Generale / dei Cappuccini / Roma //.