Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al ministero degli Affari esteri
Parigi

F. 10r

Notizie sulla costa Somauli, e note commerciali –

La costa Somauli, come nazione a parte ed indipendente, comprende tutto il littorale da Tajourra vicino a Bab-El mandel sino a Gardafui – Il governo è di un Scierìf chiamato Syr Markeb, il quale è tributario di Moka, e risiede la più parte in Zeila, ed in Berbera nel tempo del mercato – La popolazione Somaula, nelle città suddette è tutta mussulmana fanatica, perché composta tutta di arabi negozianti che hanno conquistato anticamente la costa – Nell’interno poi, massime in certa distanza, la popolazione Somaula non è mussulmana che di nome, e nell’opinione degli arabi – Del resto sono ancora come nomadi, e siccome portano un’odio mortale agli arabi che considerano come loro nemici ed oppressori, nel fondo odiano ancora la loro religione; non si è perciò tolta ogni speranza alla Missione nostra di poter fare qualche cosa in quel paese – Anzi ho dei dati come certi, che vedrebbero volontieri la nazione Francese a stabilirsi colà, per la speranza di potere scuotere il giogo arabo che gli opprime – Il commercio di tutta questa costa Somauli, da Aprile sino a Novembre si fa in Zeila, e da Novembre sino all’Aprile seguente si fa in Berbera –

Zeila è una città sulla costa d’Affrica all’11° di latitudine Nord, nel littorale opposto di Aden più all’Ovest – Ha una popolazione di circa tre mille abitanti, quasi tutti di origine araba, negozianti, o marinari – Non può esservi più di popolazione di quello che può mantenere il commercio, perché il suolo a certa distanza dal mare è sterile – È capitale di tutta la costa Somauli, residenza ordinaria del Scierìf, città fortificata da un muro più che sufficiente per ripararla dalle invasioni dei nomadi, quasi tutti senza armi da fuoco, colla sola lancia e sciabola – Non vi è porto commodo, ma una semplice rada seminata di banchi a fior d’aqua, che difficilmente permette [f. 10v] di avvicinarsi alle grosse barche e bastimenti, sopratutto se non si conosce bene la località – Da Aprile a tutto ottobre il mercato di tutta quella costa si trova concentrato in Zeila; ma siccome in detta stagione nell’interno dell’Abissinia e paesi Galla vi sono le pioggie periodiche della zona, e le strade diventano molto difficili per i fiumi ingrossati, senza punti, e senza mezzi trovati dall’arte, ne viene per conseguenza, che le carovane grandi dei paesi più lontani, come Choa, Adel, ed altri più verso il Sud, non arrivano in detta stagione, e vi vengono solamente dai paesi più vicini come Hissa, Herer ecc. – il commercio perciò in Zeila è meno forte, e non credo che un bastimento Europeo arrivando colà, troverebbe facilmente da caricare tanto che basti dei soliti oggetti di asportazione, come caffè, gomme, avorio, pelli ecc, senza stabilire colà un deposito, con commessi che raccolgano – Così parimenti non troverebbe tanto facilmente ad esitare gli oggetti di importazione, /241/ come tele bianche, rosse, e nere, drappi rossi e bleu, seterie, veroterie, sciabole e simili – La strada da Zeila a Choa sarebbe la più breve e la più bella, ma vi sono frammezzo alcuni paesi, dove i principi fanno delle vessazioni alle carovane, e queste perciò si trovano obbligate a tenere la strada più a ponente verso Tajaurra, o più a levante verso Berbera – Da Zeila partono settimanalmente tre o quattro barche per Aden, Moka, e Hodeida cariche degli oggetti indicati, ed altrettante arrivano cariche per lo più di granaglie arabe, datiri – Quelle che vanno in Aden portano pecore e capre, che là vendono con buon guadagno – In Luglio 1848., trovandomi là con due compagni, si temeva fortemente che la Porta si sarebbe impadronita di Zeila, come dipendenza di Moka, ed il Scierif già incominciava liquidare i suoi affari, ma come questo avrebbe toccato troppo d’avvicino la politica di Aden, fu lasciata questa conquista, benché sequela del Jemen – Se avesse avuto luogo la presa di Zeila dalla Porta, si sarebbe potuto là fare il commercio secondo i trattati che ci sono con questa potenza; in difetto esiste colà un monopolio misterioso che impedisce non solo il commercio cogli Europei, ma ben anche stabilimenti di missioni –

Berbera luogo situato circa 40. leghe più a levante di Zeila, e sulla medesima, e quasi stessa latitudine – Non vi è città, ma una sola torre dove stanno alcuni soldati del Scierif a custodire il luogo, e poi una gran quantità di case vuote, fuori del gran mercato – Sul principio di Novembre incomincia il mercato, e la metà della popolazione di Zeila viene in Berbera, e discende pure una gran quantità di Somauli dell’interno; a segno che la popolazione [f. 11r] di Berbera in tempo del mercato monterà oltre i 6. mille. In Berbera avvi un porto magnifico che non sarebbe migliore, se fosse fatto dall’arte; potrà contenere circa una cinquantina di bastimenti, senza le barche che possono aver luogo nella circonferenza dove l’aqua non è tanto alta. Io sono entrato in quel porto sopra un bastimento mercantile di Brema l’Athène il 22. Gennajo 1848. nel più forte del mercato. Si trovavano in quel porto circa 70. grosse barche di negozianti Bagnani, Persiani, e Indiani. Tutti questi negozianti, la più parte protetti inglesi, e con bandiera inglese, avevano negozio aperto in terra e compravano immediatamente dalle carovane provenienti dall’interno. Il Capitano dell’Athène cercò egli pure di stabilire un negozio in terra, ma fu proibito sotto pretesto che gli europei non sarebbero stati abbastanza sicuri; anzi fu obbligato a ricevere una guardia del bastimento, colla paga di uno scudo per giorno, per assicurare da ogni aggressione. Subito nel primo giorno io mi sono accorto che quella guardia non era per diffendere il bastimento da un’aggressione dei nomadi, ma sibbene per allontanare i venditori che cercavano di venire a vendere direttamente al Capitano. Comprò circa 400. fasellà di gomme direttamente dal Scierìf a tre scudi per ciascuna, pagando innoltre qualche diritto di ancoragio. Quando fummo per partire ci fu detto che i negozianti in terra non pagavano le gomme più di uno scudo. Il povero Capitano era fuori di se; tanto più che non ha potuto vendere niente degli articoli Eu- /242/ ropei, perché il Scierìf voleva pagargli un prezzo da monopolista – L’anno dopo andò la Granouille ed il Capitano Buisson avvertito, colla forza dei cannoni gli riuscì di poter comprare qualche cosa fuori del monopolio, con vantagio dei due terzi, ma dovette battersi, e poi il Scierìf si appellò a Aden. Questo Capitano deve avere dei documenti molto interessanti relativamente al paese, che esternò un desiderio di appoggiarsi al Governo Francese per liberarsi dal giogo degli arabi, e degli inglesi – Le tribù indigene pretendono che Syr Markeb non sia padrone di Berbera, ma solo di Zeila, e cercherebbero l’appoggio di una potenza per far valere il loro diritto – Una prova di questo diritto è, che quando il Scierìf temeva che la Porta s’impadronisse di Zeila, non temeva per Berbera, dove contava di trasportare i suoi affari; dunque pare che in Berbera siavi realmente qualche diverso titolo che la Porta avrebbe rispettato. Il commercio di Berbera è abbastanza notabile per tirare colà le attenzioni di una potenza Europea – Grosse carovane arrivano quasi ogni giorno dai paesi più rimoti dell’interno portando gli articoli già mentovati, in quantità da poter caricare un bastimento in pochi giorni, e la quantità di articoli d’importazione è anche abbastanza interessante, e sono i medesimi già sopra mentovati –