Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al cardinale Giacomo Filippo Fransoni
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F. 350rEminenza

[Lione, fine febbraio 1851]

Nell’altra mia [scriveva] delle cose spettanti la Missione Galla, in questa aggiungerò qualche altra piccola cosa estranea agli affari della medesima –

Primieramente Le dirò che in Parigi ho ricorso al Ministero per ottenere dal governo egiziano un locale in Suez, come eravamo d’accordo – Ho veduto io stesso che il Ministro fece scrivere al Console Generale di Alessandria per chiedere al Pascià detto terreno, ed io in pari tempo ho significato la cosa a Monsignore Guasco; Ora nulla so del risultato, come nulla so, cosa abbia deciso cotesta S. C. di Propaganda riguardo a Suez – Io perciò ho fatto la mia parte, e credo potermi dichiarare functus officio in questo affare, di cui mi era incaricato, per contentare alcune persone –

F. 350v Nel partire di Roma ho preso con me il M. R. P. Agostino d’Alghero, per levarlo da uno stato di violenza continua in cui era, e credendo di fare anche un servizio a cotesta S. C. di Propaganda, che pareva anche annojata, di non potere finire il suo affare, costretta a prolungare da un giorno all’altro le risoluzioni che lui implorava troppo giustamente. Ora questo individuo mi ha fatto gravi servizii; più io scorgo in lui un carattere molto rispettabile, per i suoi costumi illibati, per la sua più che sufficiente abilità, e sopratutto per la sua inviolabile giustizia, per cui è incapace di tradire il suo dovere nella prattica degli affari – Vorrei perciò vederlo pagato con migliore moneta, di quello che è stato fin qui – Un’uomo di età avvanzata che ha lavorato, e disposto a lavorare sino all’ultimo respiro per la causa delle Missioni; una persona su cui si può contar sopra, forse a preferenza di tanti altri, mi pare che meriti rispetto... Se io avessi una Missione più felice da poterlo aggiustare in luogo conveniente alla sua età, certamente che non vorrei perdere si degno soggetto, e gli direi sin d’ora: lasciate indietro tutto, e venite [f. 351r] con me, e potrete anche stare senza i vostri effetti ritenuti in La Prefettura apostolica di Mesocco e Calanca, istituita nel 1635 nel cantone Grigioni per contrastare la diffusione del protestantesimo, era retta da frati cappuccini. Misocco, ma nella posizione in cui mi trovo, e colle risoluzioni che tengo, io non posso spendere questa parola – Prego perciò l’E. V. di dare qualche providenza da contentare il P. Agostino nel suo affare della Svizzera; ordinando potentemente la restituzione dei suoi effetti e scritti; altrimenti io sono costretto a lasciarlo in perfetta libertà di cavarsela come può, non essendo giusto che perda il fatto suo – Prima di partire di Lione per Parigi ho scritto già di questo affare a Monsignore Segretario, il quale nulla mi ha risposto – Presentemente la cosa è urgente – Non sarebbe male pensare anche al modo di collocare questo soggetto /250/ ancora abbastanza fervido nella vocazione, per fare del bene, quando fosse collocato in luogo conveniente –

Le rinnovo i sentimenti del più sincero attaccamento, e baciandoLe la S. Porpora godo professarmi

D. E. V. R.ma

Divot.mo ed Obbl.mo figlio in G. C.
† Fr: Guglielmo Massaja Vescovo