Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 49rIll.mo Sig.r Cavaliere Amat.mo

* Marsilia 12. Marzo 1851.

Non voglio lasciare l’Europa senza due righe, per ringraziarLa di quanto ha fatto per me, durante la mia dimora in Parigi, ed attestarLe nel tempo stesso l’intiera mia simpatia ed amicizia.

Non Le parlo del mio viaggio da Parigi sin qui, grazie a Dio felicissimo secondo il solito – Le dirò che fra pochi giorni spero di poter partire per l’Egitto, se pure a giorni non mi viene un contro ordine da Roma, dove ho scritto, rassegnando tutto l’esito della mia missione in Francia.

Avrà inteso le complicazioni politiche che si stanno dichiarando in Oriente tra la Porta e l’Egitto – Si ricordi di quanto ho lasciato scritto costà al Ministero, ed avrà la chiave [f. 49v] di tutto quello che potrebbe succedere – Se le potenze d’Europa non impediranno la guerra in Oriente, in poco tempo la cosa si farà molto seria, perché appena spiegata la bandiera di guerra, sarà guerra di religione, e vi sarà una gran defezione nelle truppe della Porta – Abbas Pascià non è che uno stromento guidato dai fanatici della Mecca. Giova però sperare che questa guerra non avrà luogo, e che la Porta sarà sostenuta da tutte le potenze Cristiane – Qualora in Oriente abbia luogo qualche crisi, io cercherò di partire al più presto per prevenire, altrimenti correrei [il] pericolo di trovar poi il passaggio chiuso

Sto aspettando ogni giorno le memorie che mi ha promesso sopra i paesi Galla da Lei visitati – Qualora non le avesse ancora fatte, ha ancora tempo a mandarmele, perché non potrò partire di Marsilia prima di quindeci giorni – [f. 50r] non manchi di spedirmele al più presto, perché io vi calcolo sopra – In seguito poi non mancherò di scriverLe tutto ciò che avrò di notabile nel mio viaggio. Lei assista l’ottimo amico Barone du-Havelt, il quale avrà bisogno del suo ajuto, perché non conosce i paesi di quelle parti, e non può leggere i miei scritti italiani –

Tanti saluti ai suoi due fratelli, al suddetto Barone e Madama Du Havelt, al Carissimo Conte d’Herculais, a M.r De-Glajeux, Fogère etc, etc.

Lei poi non dimentichi i poveri abissinesi e Galla, pei quali /254/ preghi e facia pregare dagli amici, mentre io con tutto l’affetto godo rinnovarmi.

D. S. V. Amat.ma

† Fr: Guglielmo Massaja Vescovo

P. S. Le notizie dell’espulzione dei missionarii dall’Abissinia, pajono false, perché ho ricevuto lettere posteriori da Massawah, dove nulla si dice.