Massaja
Lettere

Vol. 1

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A sua santità Pio IX
Pontefice Massimo – Roma

[F. 1]Santità

* Marsilia 31. Marzo 1851.

Quando ebbi la fortuna di baciare i piedi alla Santità Vostra in Roma nei mesi di Settembre ed Ottobre, in specie l’ultima volta nell’atto di congedarmi, di partenza per la Francia, Le aveva promesso di trattare col Governo di questa Nazione alcuni interessi risguardanti le Missioni dell’Affrica, bisognose dell’assistenza di qualche governo forte d’Europa, per certe operazioni troppo necessarie, onde salvare questa mondiale penisola da una totale invasione mussulmana, da cui trovasi fortemente minaciata.

La mie conferenze ed i miei scritti, in grazia delle solleciti raccomandazioni ottenute da S. E. il Cardinale Fornari, allora Nunzio di Vostra Santità in Parigi, furono sentite e letti col massimo interessamento da sperarne il più felice successo, sia del [f. 1] Ministro Lahit, sia da altri personagi di prima considerazione a cui mi sono presentato.

Ho scritto un discorso sui pericoli dell’Islamismo, munito di ottanta note, che le persone più gravi di quel governo trovarono interessantissime; quindi ho presentato diverse memorie dirette al Ministero, abbastanza diffuse e ragionate.

Ho lasciato coppia di tutti questi documenti in lingua originale Italiana alla Nunziatura di Parigi, un’altra alla S. C. di Propaganda, una terza a S. E. il Cardinale Fornari suddetto, persona che ha dimostrato il più vivo interesse nella questione, ed una quarta nelle mani del Signor Faugere Capo di Redazione al Gabinetto politico, uno degli impiegati addetti al ministero di gran merito e maggiore /260/ attaccamento alle cose della Chiesa, il quale è incaricato di studiare particolarmente la questione e di tradurre tutti i materiali suddetti in lingua Francese, per quindi trasmetterne copia a tutte le persone capaci di ajutare la causa – Più il Barone Du-Havelt, che si è già occupato [f. 2r] con tanto vantagio degli affari spettanti la Terra Santa, ha pure avuto la somma bontà di acettare una mia procura, per rappresentare la mia persona nella questione in discorso, e negli altri bisogni della Missione in Parigi.

Grazie all’interposizione di tanti buoni personagi ho già ottenuto molti favori di minore importanza, ma l’affare principale suddetto ha bisogno di essere studiato e preparato più a lungo. Per parte mia non saprei cosa aggiungere, fuorché pregare Vostra Santità medesima a far studiare in Roma stessa questa questione, che io credo importantissima per l’interesse Cristiano-Cattolico; e poi aggiungere in Parigi nuove raccomandazioni per la via del Nunzio, affinchè la cosa cammini con tutta la possibile attività.

Avrei bramato ancora di baciare il piede alla Santità Vostra prima di lasciare l’Europa, ma, per una parte sono stanco di trovarmi lontano dal mio centro, e per l’altra gli affari miei mi chiamano potentemente in Affrica; io parto adunque fra due giorni per l’Egitto, e di là immediatamente per l’interno dei paesi Galla delle Sorgenti del Nilo.

[F. 2v] L’operazione che sto per fare è scabrosissima, avrò perciò bisogno di essere accompagnata dalla piena benedizione della Santità Vostra, e da alcune facoltà, che Le verranno chieste a voce confidenzialmente dal più volte mentovato Eminentissimo Porporato Fornari, a cui professo tutta la confidenza di un Padre –

Prostrato finalmente al Sacro bacio del piede, facio voti affinchè il Signore Le dia tutta la forza per sostenere la terribile lotta contro i nemici della Chiesa, mentre nella mia nullità godo l’alto favore di professarmi sino alla morte

D. S. V.

Indegno figlio
† Fr: Guglielmo Massaja
V.o di Cassia V. A. dei Galla