Massaja
Lettere

Vol. 2

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A sua santità Pio IX
Pontefice Massimo – Roma

F. 863rBeatissimo Padre

Gudrù – Assandabo 27. Novembre 1854.

Cessato l’inverno di questi paesi, e riapertesi le comunicazioni tra i paesi Galla e l’Abissinia, solamente l’altro jeri venni informato dell’imprigionamento di monsignore Giustino Dejacobis Vicario Ap.o dell’Abissinia con cinque dei suoi Monaci e Sacerdoti, persone tutte che io conosco di un merito straordinario nell’apostolato di questi paesi. Monsignore suddetto è l’eroe per eccellenza, il primo che ha portato la fede qui, e che ha sostenuto circa quindeci anni di un invitto ed ammirabile apostolato degno dei primi tempi della Chiesa; egli fu che instillò col suo esempio qualche germe di sentimento apostolico nel mio cuore; dopo Dio io debbo a lui ogni cosa; come perciò potrò passarmela in silenzio senza gridare anche io misericordia e soccorso per il Santo Prelato in catene, per i cinque martiri suoi compagni, dei quali due sono miei figli dilettissimi per l’imposizione delle mani; e sopratutto per le due missioni egualmente in pericolo?

Prostrato quindi ai piedi di V. Santità, da questo paese, da cui è più vicino e presenta meno difficoltà la strada del Cielo che quella d’Europa; frammezzo ancora alle tribolazioni che mi opprimono, oso alzare la mia voce supplicante a Lei nostro Padre, ed a quelle potenze d’Europa che verranno interessate in proposito; [f. 863v] per carità abbiasi riguardo al merito insigne di questi eroj prigionieri della fede, non che alle non ordinarie speranze che presentano queste due missioni per la rigenerazione di questi popoli, dopo la Barberia, l’unico angolo dell’Affrica che presenti qualche speranza all’Europa di educazione ideale e di associazione ai sentimenti religiosi e politici della medesima. Le operazioni rigenerative nazionali non sono opera di pochi giorni, e dal momento che incominciano ad essere energiche, producono naturalmente simili crisi; quali perciò, longi dal stancarci, devono vieppiù eccitare la nostra energia, per non esporci al pericolo di cedere nel momento migliore; dobbiamo perciò servirci di tutti i mezzi per sostenerci nel momento della crisi naturale /59/ dell’opera colossale – Iddio che potrebbe mantenere tutto il genere umano con un’atto semplice di Sua volontà operando miracolosamente in luogo del cibo materiale, passa per mille leggi della natura produttrice e materiale onde ottenere lo scopo voluto assolutamente, e ciò per conservare l’insieme armonico del mondo fisico e materiale col meafisico e sopranaturale – Non diverso è l’affare nostro; benché sembri tutto spirituale, essendo noi uomini, e toccando l’operazione nostra evangelica l’organismo del mondo materiale e sensibile; credo anzi conforme alle vie evangeliche e providenziali il ricorso al diritto delle genti ed al potere Europeo materiale per impedire il rovescio totale di una crisi, per altro naturale a chi conosce la storia del mondo, e tanto salutare – Le potenze d’Europa troppo materiale nei suoi calcoli, sono poco abituate a calcolare, e collocare nel rango che conviene a simili operazioni apostoliche, ma sappiamo che se i loro trattati politici materiali compongono un colosso di una potenza politica, queste ne sono il midollo che di nascosto [f. 864r] lo sostengono, perché per se atte a consolidare i principii ideali religiosi, nell’opinione pubblica d’Europa, i soli che la fanno grande in facia a tutto il mondo, che schiavo prostrato ai suoi piedi l’ammira come regina seduta in trono maestoso di regolarità nelle leggi e nei costumi; e molto più perché fanno piovere dal cielo infinite benedizioni –

Ho letto il piano presentato dal medesimo monsignore Dejacobis a V. S. e mi associo in tutto al medesimo, pregandoLa per le viscere del nostro amabile Gesù, e per quelle che Ella stessa porta di Padre nostro, e di primo punto di partenza della forza dinamico-Evangelica che opera nel mondo, affinché il medesimo non lascii di essere posto in esecuzione – Come pero questo piano presenta a mio calcolo delle difficoltà grandi per l’esecuzione non solo, ma anche per la delicatezza dell’esito, non convenendo dare tanto onore ed importanza al Patriarcato Monofisita destinato dalla Providenza ad una prossima vile sepoltura, come si sa, per il pericolo di corroborare i pregiudizii di questa nazione ingannata da un’imaginaria grandezza di detto patriarcato; qualora detto piano fosse creduto pericoloso o difficile; affinché i bisogni attuali di queste missioni non vadano delusi, io propongo altri due mezzi – Il primo sarebbe quello di cercare d’impegnare la stessa politica Inglese qui molto forte; ed a questo oggetto si vegga il piano da me presentato nel 1849. andato a monte per le circostanze critiche d’allora – Il secondo sarebbe quello d’impegnare non solo la Francia, ma anche l’Austria ad operare con regali e missioni politiche atte a paralizzare le ostilità – Purché non si lascii di operare in qualche modo e si provegga all’urgenza attuale –

Prostrato al bacio dei piedi, sono di V. S. divotissimo figlio in G. C.

† Fr: Guglielmo Massaja Vescovo di Cassia V. A. Galla

F. 864v A Sua Santità / Pio IX. Pontefice Massimo / Roma //.