Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Limu

[F. 1r]P. Leone in G. C. sempre Carissimo

Dalla nostra casa di Tatmara in Kafa 1. Decembre 1859.

Ho ricevuto la vostra lettera speditami col mezzo del Chierico Antonio, unitamente agli occhiali, e tutto il resto annunziato nella vostra ed in quella di cotesto Monsignore amatissimo. Gli occhiali non sono fatti ne per il miope Cesare, ne per il presbite vecchio scrivente, epperciò vi rimanderò quelli colla montatura di ferro, tenendo per me la sola montatura di tartaruga, alla quale ho fatto mettere due vettri che aveva, fatti per la mia vista, anche la custodia di latta la tengo, perchè mi è troppo preziosa per conservare i medesimi –

/186/ Vi mando il biglietto sottoscritto per il P. Atanasio nostro procuratore di Francia, al quale unisco una lettera che mando aperta a cotesto Monsignore che ve la farà vedere; se voi potrete venire prima che Detterà Ajlù parta, scriveremo a questo Padre una lettera in forma d’accordo con voi; se non potete venire, per ora basterà quella che mando, riservando ogni organizzazione d’amministrazione quando potrò conferire con voi –

Potrete combinare con Monsignore Coadjutore la spedizione del vostro servo e farlo partire al più presto possibile[;] per ora basterà che porti le lettere in Massawah; relativamente al ritorno potrà aspettare [il Def]tera Hajlù, al quelle daremo le istruzioni [...] della roba, servendosi anche del [...]venire, poiché questo Deftera [...]do tutto conveniente che sian[...] morte che possa accadere; [f. 1v] appunto per la speranza che [il detto] Deftera ha concepito di unirsi col vostro servo, si è risolto di lasciarmi qui il suo servo Ghebra Selassie di cui ho molto bisogno; dite dunque al suddetto che aspetti in Massawah la venuta del Deftera. Relativamente a questo vostro servo io aveva piacere di conoscerlo per sapere che calcolo devo farne, ma pazienza lo lascierò partire senza conoscerlo; nella paga però fate i patti solamente sino alla costa, converrà poi con Deftera Hajlù per ciò che occorre pel suo ritorno; per non disfarsi inutilmente dei mezzi che ci sono arrivati qui con gran costo, sarebbe bene dargli tutto quello che è giusto in Massawa, come soglio sempre fare io, altrimenti dando qui noi consumeremo quel poco che abbiamo qui, e loro stessi prendendo qui si caricano di mercanzie e così il loro viaggio sarà regolato più dai loro interessi che dai nostri e non arriveranno così presto al loro destino; sappiate che per noi un tallero qui è eguale a due in Massawah, ciò vi serva di norma – Esaminando questo Chierico latore della presente, il quale ha idea di lasciare la carriera ecclesiastica, ho rilevato qualche sospetto che ciò sia dietro lo scandalo o cattivi suggerimenti di cotesto vostro servo, e non stento a crederlo, perchè da quanto ho potuto sapere finora il medesimo non si confessa, e non ha ancora preso affezione alla fede nostra; simili persone sono molto pericolose in casa, e potrebbero fare del gran guasto negli allievi; io so niente di certo, ne questo ragazzo mi ha detto qualche cosa, ma sospetto molto, ed in ciò dobbiamo essere inesorabili, altrimenti manterremo a spese di Dio la propaganda del diavolo; io ho sempre avuto per massima di disfarmi [di tu]tte le persone, [le] quali dopo un certo te[mpo] no[n hanno pi]ù affezione alla fede Cattolica, ne[...] ciò vi serva di norma – Questi ser[vi...]o dal mare non fanno per noi e dobb[iamo... p]iù presto, perchè ci guas[te]ranno questi [...]mente –

[F. 2r] Qui con sei talleri [...] per sempre, pensate che impressione farà il sentire le enormi paghe del Tigrè; in questo sentite il consiglio di Monsignore Felicissimo, il quale conosce abbastanza la delicatezza della cosa –

In quanto alla vostra persona, avrei un monte di cose da dirvi, e son certo che stando un’anno con me voi diventerete un apostolo /187/ di questi paesi; non è che io confidi sulla mia sapienza, sapendo benissimo di essere un gran miserabile, ma se non altro potrei comunicarvi la poca esperienza che ho di questi paesi, e pregare sopra di voi la benedizione che pregò Elia sopra di Eliseo; non so però se Iddio ci accorderà questa grazia tanto sospirata; sono certo che il mio caro Felicissimo non avrà lasciato di dirvi molte cose, e voi le avrete sentite con rispetto, ciò non ostante ho abbastanza superbia per confidare anche in quello che potrei dire e fare anche io per voi; i sacrifizii che avete dovuto fare venendo d’Europa sono grandi, e sono quelli che già abbiamo fatto noi, mi lusingo che potrei farvi un poco coraggio – L’opera di Dio prende un’aspetto rispettabile ed anche imponente, e merita gran riflesso; io pensava di trovarci una volta tutti insieme, ma tutto è nelle mani di Dio; nei paesi Galla è poco quello che si è fatto, ma è stato il piedestallo del colosso che si eleverà in queste parti, se Iddio continua le sue benedizioni – Abbiate pazienza con Abba Baghibo, e tutto otterremo; è un re selvaggio, ma è forse il migliore e più ragionevole che vi sia, colla pazienza accorderà tutto – Se la guerra di Lagamara non cessa l’andare là non è troppo prudenza, io so le br[utte] crisi sofferte colà in tempo di guerra, e voi non avete ancora abbastanza esperienza del paese per cavarvela in simili circostanze critiche; d’altronde ho piacere prima che [ci vedia]mo; se voi anderete là non ci vedremo più; [...]i consigli di Monsignore suddetto – Perchè non [...] se avete la pietra infernale mand[atela...]o, quello di cui abbiso[gno] è oppio, em[etico...] solfato di zinco [...] di altri [...] portato qual[che... f. 2v] d’Europa [...] possa [...] questo Re, mandatemelo; riguardo alle pistole conservatele con gran secreto, verrà il tempo che ci faranno un gran servizio; non datele senza mio ordine, perchè è un’affare serio –

Ho sentito che avete portato un’abito Cappuccino, come io sto sempre in casa, e potrei vestirlo, sarei molto fortunato di averlo; nel caso che non vogliate mandarmelo, vi prego di custodirlo, perchè così posso sperare di essere sepolto nel mio abito... Del resto poi fate coraggio, non datela mai vinta al diavolo quando vi metterà in capo qualche malinconia; abbiate sempre il cuore aperto con Monsignore Felicissimo, e siate sempre in armonia con lui –

Non aggiungo più altro, persuaso che Monsignore non vi priverà di tutte le altre notizie che scrivo a lui, e di quelle che mando aperte per [altri,] affinchè lette [ne] faciate la debita sp[edizione – Vi abbrac]io nel S. croci[fisso] e benedicendovi [sono sempre tutto vo]stro

[Aff.mo P]adre
[† Fr: G. Massaja] V.o

Al Molto R.do P.on Col.mo / P. Leone dés Avancer / Missionario Cappuccino / Limu //.