Massaja
Lettere

Vol. 2

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Ad abba Hajlù Michele sacerdote indigeno – Kaffa

[F. 1r]P. Ajlù dilectissime. Kafa –

P. S. Duratti harka Negussiè si erghine, Abbate Jakob adufu, Abbate Joannes i waggin a tau, dengheta, dubbi fagò in beksissù, io kiessi toko bakaciuf dago kennite, uffata didirameti, mana kegna Ghera bakateti aka nagadie Limutti adufu, bià birà in amarina godi, aka derisut sodacissa – Kàfa dabbi kana suttuma malé duratti hori kegna handumà ad ufu, namni kegna waggin – Abbate Jakob io dufé, bada issinìf bakaciun èndira.

† Fr: G. Massaja Ep.[iscop]us

traduzione

[F. 1r]P. Hailù dilettimo.

Kaffa P. S. Tempo fa ti abbiamo scritto per mezzo di Negussiè, protettore dei Padri imprigionati, nel Gimma, che Abba Jacob venga e Abba Joannes resti presso di te. In caso ci sia grave contrasto per la notizia che un Prete è scappato, travestiti e fuggi alla nostra casa di Ghera in sembianza di commerciante di Limù; in altri paesi parla in Amara. Però vai adagio: prima di partire da Kaffa porta via i nostri beni con i ragazzi. Il nostro bestiame, i nostri averi tutto venga coi nostri uomini. Se arriva Abba Jacob, [il re] vi proibirà energicamente di scappare.

† Fr. G. Massaja Ep.[iscop]us