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All’ingegnere Giovanni Chiarini
membro della spedizione geografica italiana – Rogghiè
[F. 1r]D. Chiarini Amat.mo
Escia 27. Maggio 1878.
Dopo la vostra partenza il mio cuore non riposando per causa dei torbidi attuali esistenti fra i Galla, oggi solamente una lettera del Marchese Antinori mi tranquillizzò, annunziandomi rice- /325/ vuta di una vostra lettera, nella quale voi ed il vostro illustre collega Capitano Ciecchi vi annunziate felicemente arrivati sino a Rughiè; sia dunque di ciò ringraziato Iddio, il quale non mancherà di proteggervi anche in seguito, come giova sperare.
Una sola cosa mi fa pena, ed è il pericolo di vedere risorte nuove difficoltà a compromettere la pace che tanto ci ha costato, come sapete. Avete voi consegnato l’antico vostro giornale al S. M. Antinori, [f. 1v] come eravamo d’accordo? La parola di un personaggio civile ed onorato vostro pari ha più forza di un’istromento legale, e deve essere di un’esattezza pari al calcolo matematico; ciò mancando, sappiate che io non mi mischierò più, e mi dichiaro fuori di ogni questione vostra, perchè la nostra sarebbe una guerra con armi ineguali. Leggete questa mia al Capitano Ciecchi, al quale mi appello per tutto il buon’uffizio che attendo da Lui.
Voglio sperare, che venendo a Roghiè il suddetto Vostro Capo Marchese Antinori, il tutto si finirà in buona armonia, epperciò chiudo la presente augurandovi buon proseguimento nel vostro viaggio gigantesco, mentre ho l’onore di ripetermi
Divot.mo Servo
† Fr: G. Massaja V.o
[F. 2v] All’Ill.mo / D.[ottore] I.[ngegnere] Chiarini / Roghiè //.