Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al capitano Sebastiano Martini Bernardi
membro della spedizione geografica italiana – Zeila

[F. 1r]Ill.mo e Carissimo Martini

Kohot Scioha 29. Giugno 1879.

In viaggio per il Nord d’Abissinia Le scrivo poche linee da consegnarsi a Lei nel suo arrivo, onde avvertirLa dell’occorrente per sua norma.

La mia andata all’imperatore ha per scopo di conferire col medesimo sulle circostanze attuali politiche del paese rapporto all’estero. La nostra missione, come forzata, non so se terminerà in Abissinia, e se ci riuscirà di liberarci di andare qualcuno di noi in Europa, come /363/ speriamo ancora. Un vecchio, anche il più rispettabile diviene in questi paesi come schiavo, e deve rispettare o fingere di rispettare certi calcoli qualche volta insussistenti e puerili. Cosa farci?

Ella intanto venendo accompagnata da qualcheduno dei nostri missionarii, come credo, potrà presentargli al Re come tali, e prima di partire ho preso [accordi] in proposito collo stesso Re, affinchè i medesimi entrino nella nostra casa di Escia Eloy dove saranno ricevuti dal nostro neo Sacerdote indigeno P. Elia, il quale, conoscendo la lingua Francese potrà instradarli nella lingua del paese e negli usi del medesimo, sino al ritorno di qualcheduno di noi. [F. 1v] Occorrendo che siano venuti con Lei o coi missionarii suddetti effetti della missione, come io aveva ordinato, in questo caso io confido in Lei che protesterà alla presenza del Re sulla convenienza che tali effetti non siano aperti sino al nostro arrivo essendo una cosa disonorevole per lo stesso Re in faccia all’Europa. Attendo questo risultato, oltre lo schivare il solito pigliaggio, poco per volta s’introdurrà l’uso di franchigia molto desiderabile alla venuta di oggetti nostri dall’Europa; così poco per volta questi selvaggi entreranno nell’ordine.

Avrei tante altre cose a dirLe vorrei scrivere agli stessi missionari anzidetti, ma manco di tempo e delle cose necessarie. Ella conosce abbastanza il mio cuore e sarà mio interprete presso i medesimi.

Gli abbraccio tutti in spirito ed agognando il momento di rivederLa, e di abbracciare i suddetti gli benedico tutti e sono

devotissimo servo
Fr. G. Massaja