Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap. ministro
provinciale di Tolosa – Périgueux

[F. 1r]M. R. P. Provinciale Carissimo

Giafa 3. Aprile 1880.

Già avrete inteso tutte le nostre miserie sia dal mio Coadjutore Monsignore Torino, sia ancora dal P. L. Gonzaga, epperciò inutilmente io qui mi stancherei a ripeterle. Solamente vi dico che, grazie al nostro buon Dio alla meglio ho potuto arrivare vivo qui in Oriente, e dopo tutte le debolezze ed infermità che sono la conseguenza dell’esilio e dei viaggi, lascio poi a voi considerare l’afflizione del mio cuore dovendo abbandonare la missione che mi costa 35. anni di fatiche, e di trovarmi fuori della medesima in uno stato tale che mi lascia poco sperare di potervi ritornare, attesa la mia quasi decrepita età, come sapete.

Sia per le mie infermità, sia ancora per alcune altre ragioni che vi dirò poi [f. 1v] quando avremo il piacere di vederci, inteso coi Superiori, io mi fermerò ancora qualche tempo in Bajrut, ove resterò qualche tempo di più per rifarmi; per ora parte per Roma il nostro caro P. Luigi Gonzaga per dare tutti i raguagli dell’avvenuto alla S. C. di Propaganda ed al S. Padre stesso, riservandomi di andare in Roma quando Monsignore Coadjutore verrà, per accompagnarlo, e presentarlo io stesso a Roma.

/25/ In vista delle mie infermità ed impossibilità di ritornare alla missione pensando (inter nos) io di rinunziare al Vicariato in favore del Suddetto mio Coadjutore, qualora il S. Padre acetti la mia rinunzia, sarà molto conveniente che voi vi troviate in Roma in quella circostanza, perché, nel supposto affermativo, io dovrò rimettere al medesimo i conti della mia amministrazione, e dobbiamo sapere allora tutti i mezzi che ancora stanno nelle nostre [f. 2r] mani, perché oggi la missione o meglio il supposto nuovo V.o Ap.o avrà bisogno di somme vistose per aprirsi una strada nuova verso le antiche missioni del Sud, ancora indipendenti dall’Abissinia. Voi perciò non affrettatevi di andare a Roma, ma aspettate il nostro avviso.

Finito questo affare io penso di fare un viaggio alla Burbul, epperciò desidero sapere se colà esiste ancora il nostro caro Dottore Perronai, e se voi sarete in grado di accompagnarmi colà.

I miei saluti a tutti cotesti Padri, segnatamente a quelli che conosco in particolare, specialmente all’esprovinciale Exuperio, ed al buon P. Emmanuele. Abbracio poi voi in spirito nel S. crocifisso, mentre di tutto cuore ed al solito amo ripetermi sempre

Divot.mo Servo e Fratello
† Fr: G. Massaja V.o