Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Francesco Ferrero da Villafranca Piemonte OFMCap.
commissario generale – Roma

[F. 1r]Caro Collega e R.mo Padre mio

Marsilia 11. Luglio 1880.

Accompagnato dal M. R. Padre Prefetto di Costantinopoli latore della presente, sono arrivato qui Martedì sera 6. corrente. Come sentirete dal medesimo, la mia salute è sempre poco presso in statu quo. Domani a Dio piacendo, parto per Carcasonne, dove mi aspetta Monsignore Cahagne col nostro Commissario M. R. P. Domenico; colà si parlerà dei nostri affari, e quindi dei bagni che desidero prendere. Non posso ancora dirvi il giorno che potrò venire a Roma per prendere gli ordini del S. Padre, e potervi in conseguenza abbraciare, dipendendo oggi la cosa, dal S. Padre medesimo, il quale mi chiamerà subito che i motivi da me addotti non saranno [f. 1v] più giudicati abbastanza gravi per tenermi lontano dall’Italia e da Roma.

Vi facio ora una confidenza: preso che avrò i bagni, e terminati gli affari d’amministrazione, se (come si spera qui da tutti) non saranno chiusi i nostri conventi della Corsica io penso di recarmi in qualche convento nostro di quell’isola per fare colà un ritiro, più o meno lungo, secondo gli ordini che mi verranno da Roma, oppure dal nuovo Vicario ap.o mio Successore, per qualunque servizio che ancora possa prestare per quella povera Missione che mi costa la metà della mia vita, e dalla quale non sortirò che in morte.

Per tutto il resto non voglio stancarvi inutilmente, perché potrete sentire ogni cosa dal latore della presente.

Vi abbracio nel S. crocifisso in spirito e sono sempre

V.o Collega e Figlio
† Fr: Guglielmo Cappuccino