Massaja
Lettere

Vol. 5

/37/

815

Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

F. 288rCarissimo ed amat.mo Sig. Antonio d’Abbadie

Bourboulle-Mondor 31. Luglio 1880.

Colla grazia del nostro buon Dio siamo arrivati qui sani e salvi Giovedì 28. andante mese; per causa della vettura che ci mancò [abbiamo dovuto] siamo stati costretti a passare il Mercordì a Clermont coi nostri buoni religiosi fratelli. Ieri sera tanto io che il P. Luigi Gonzaga abbiamo incomminciato la nostra cura prendendo un bagno, e bevendo un bicchiere di aqua; oggi, riposato dalla fatica del viaggio, mi sento sufficientemente bene; così pure il mio amato compagno.

Penso e ripenso a quanto Ella mi diceva sul progetto di venirmi a prendere qui; se Ella deve venire per altri suoi affari lo sa il marito, a me non interessano queste cose; la signora giudichi se è vero oppure falso; se poi Ella venisse unicamente per prendermi, si guardi bene di venire, perché protesto assolutamente contro un simile viaggio che è molto lungo e di molta fatica; V. S. Ill.ma non è più un giovane da esporsi ad un viaggio simile, e per una causa così piccola, tanto più che ancora non è certo che io possa venire, pensando al mio ritiro, come già Le dissi, e potendo innoltre essere chiamato a Roma da un giorno all’altro.

Appena avrò potuto giudicare sull’esito dell’attuale cura dopo quattro o cinque giorni Le scriverò ancora e non mancherò di significarLe tutte le variazioni che possono occorrere. Ella [f. 288v] poi per parte Sua non manchi di scrivermi tutto ciò che crederà interessante; qualora ciò lo affaticherà io sono inteso con Madama d’Abbadie, essa mi scriverà per Lei.

Appena arrivati qui abbiamo trovato l’atmosfera molto torbida con un freddo tal quale, cosa che contraria un tantino i viaggiatori, i quali sono moltissimi, tanto qui alla Bourboulle, quanto a Mondor.

A Clermont si sta preparando una publica esposizione dei prodotti di ogni genere che vi sono nel dipartimento, e da quanto mi si disse colà dovrà incomminciare col mese di Agosto entrante. Lo spirito dell’attuale progresso pensa più ad ostentare che a ringraziare Iddio del bene che trova, è questa una specie d’idolatria molto regretable.

I miei saluti a Madama d’Abbadie, quale unitamente a Lei benedico nell’atto che godo raffermarmi

D. S. V. Ill.ma e Carissima

Divot.mo Servo
† Fr. G. Massaja V.o I.