Massaja
Lettere

Vol. 5

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A monsignore Lorenzo Gastaldi
arcivescovo diocesano – Torino

[F. 1r]Eccellenza R.ma

Roma 29. Novembre 1880.

Arrivato in Roma sul principio del Settembre vi sono rimasto appena alcuni giorni per la visita di necessità al S. Padre ed alla S. C. di Propaganda; poscia, sia per causa dei calori eccessivi, sia ancora per alcune altre ragioni, delle quali sarebbe inutile parlare, sono partito quasi subito per Frascati, e di questa settimana di scorsa solamente sono ritornato a questa Capitale. Qui parlando col P. Generale dell’Ordine, mio collega a juventute, seppi che [f. 1v] l’E. V. Ill.ma prima ancora di conoscermi personalmente ebbe la compiacenza d’invitarmi non solo a rivedere la Patria, ma più di esibirmi il di Lei palazzo archiepiscopale per mia dimora, per il che mi corre l’alto dovere di ringraziarla distintamente. Ancora non so quando mi sarà concesso di lasciar Roma, perché nella settimana ventura aspetto qui il mio successore Monsignore Torino Cahagne, Vescovo di Adramit e nuovo Vicario Apostolico dei paesi Galla, col quale tengo molti affari da terminare.

Partito questo se avrò il permesso dei Superiori, dovendo probabilmente recarmi in Francia per alcuni lavori che mi restano a fare colà, [f. 2r] sarà come certa la mia venuta a Torino, e benché costì vi siano conventi di Cappuccini e molti fratelli religiosi che mi aspettano, pure accetto l’invito, non per restarvi molti giorni, ma tanto che basta per avere il tempo di esternarle la mia riconoscenza, e per corroborare la Sua amicizia.

In questo caso oso esternarle un mio pensiero e sarebbe quello di fare la cosa tanto secreta che i giornali non parlino; Ella non ha idea quanto mi abbiano stancato fin qui questi benedetti giornali della nostra Italia!

/69/ Sulla speranza perciò di presto vederla ed abbracciarla, coi sentimenti della più viva riconoscenza l’abbraccio in spirito nel [f. 2v] S. crocifisso, e godo professarmi

di V. E. R.ma

Devot.mo Servo
† Fr. G. Massaja V.o Capp.no