Massaja
Lettere

Vol. 5

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A monsignore Ignazio Masotti
segretario di Propaganda Fide – Roma

F. 1091rMonsignore Reverendissimo

[Roma, novembre 1880]

La Missione Galla ha un gran dovere di gratitudine verso un’insigne benefattore per nome Antonio Marrone (conosciuto in paese sotto questo nome Antun Marrun), di nazione Marronita epperciò /70/ nostro Cattolico fervente, dimorante in Kasselà (Taka) nel Suddan orientale verso i confini dell’Abissinia.

Nel nostro esilio, obligati noi a sortire dall’Abissinia dalla parte Sud-Ovest nel momento che infierivano le febbri, e quasi affatto privi di mezzi con dodeci giovani che ci seguivano, dopo circa due mesi di viaggio, nel quale eravamo tutti infermi, [f. 1091v] e nel quale abbiamo perduto parecchi dei giovani che ci seguivano, più morti che vivi siamo arrivati a Kasselà, dove il nostro Antun Marron prevenuto ci venne all’incontro, e condottici a casa sua per tre settimane ci usò tante attenzioni e liberalità da salvarci dalla morte; e dopo d’averci rimesso in stato di riprendere il nostro viaggio volle pensare a tutte le spese sino al nostro arrivo al mare.

Non potendo compensare questa sua generosità con danari, perché certamente non acetterebbe, oso pregare V. S. R.ma di parlarne a Sua Santità, onde ottenergli l’onorificenza di Cavaliere di qualcheduno degli Ordini militari, come meglio crederebbe.

La persona in discorso è una persona ricca, onorata, ed è la sua l’unica famiglia cattolica di quella città, sulla [f. 1092r] quale le missioni del Sudan, dell’Abissinia, e dei Galla molto possono contare.

Sulla speranza che la S. V. R.ma vorrà prendere a cuore questo affare ho il piacere di raffermarmi

D. S. V. R.ma

Divot.mo Servo
† Fr: G. Massaja V.o