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Al signore Felice Massaia
nipote di M. – Piovà d’Asti
[Roma, 1880]
[F. 1r] Dopo ben diciassette anni che Ella visse lontanissimo da noi – ci giunse la troppo lieta benché insperata notizia del suo felice arrivo in Italia – notizia riportata sui giornali e riconfermata da una sua lettera datata da Roma, posteriore a quella proveniente da Carcassonne (Francia), e in cui ci prometteva rivederci fra breve a Genova o Torino.
[F. 1v] L’ansiosa nostra aspettativa da quell’epoca sino ad oggi prolungata osiamo crederla troppo duratura – anzi ci fa temere di /77/ doverci veder privi della consolazione di rivederlo e della fortuna di sentire dal suo labro preziosissimi consigli e tante di quelle cose interessanti che Ella vorrà ben raccontarci.