Massaja
Lettere

Vol. 5

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879

Al padre Isidoro Faraone da Guarcino OFMCap.
segretario generale – Roma

[F. 1r] M. R. P. Segretario Amat.mo

Nizza 19. Luglio 1881.

Le ho scritto già una volta in fretta, e spero che l’avrà ricevuta. Oggi Le spedisco questa mia seconda per farle conoscere il mio itinerario. Partito l’8. da Torino, ho lasciato Asti per causa /93/ della morte di quel Vescovo, occorsa nel giorno stesso in cui io doveva trovarmi con lui; ho salutato perciò Asti senza discendere, e sono arrivato in Alessandria, dove mi aspettava alla stazione il P. Provinciale; l’indomani Sabbato sono partito per Genova, dove venne a ricevermi alla stazione il P. Guardiano di Pammatone; qui sono rimasto Domenica, e vi sono partito Lunedì, nel qual giorno sono arrivato qui in Nizza, dove il P. Guardiano mi aspettava alla stazione. I miei piedi ogni giorno più gonfi, la debolezza anche incomminciava farsi sentire con certa minacia di febbri. Il P. Provinciale Domenico aveva ricevuto lettere, le quali lo obligavano a partire subito per la notizia infausta della morte del P. Maestro dei novizii occorsa in Spagna: ne il P. Provinciale poteva aspettarmi più, ne io poteva seguirlo in un viaggio lunghissimo; abbiamo perciò conchiuso di separarci: [f. 1v] egli passerà per Bajona, e porterà alcune mie commissioni per d’Abbadie; io poi aspetterò qui lette[re] sue ed istruzioni per continuare il mio viaggio, in verità molto lungo, perché non vi sono più conventi frammezzo per ogni caso di malattia.

Due linee sull’opera comminciata nella mia precedente lettera. In essa io diceva che il capitolo per schedola missiva è una vera piaga: in Piemonte la provincia è disgustata, i buoni scoragiati, ed in un tempo in cui essa avrebbe bisogno di un Provincia[le] e deffinitorio energico, si trova con un mezzo Provinciale, e due deffinitori; il povero Provinciale senza segretario e senza compagno, quasi sempre ammalato, e passa il poco tempo in confessionale... Anche in Genova un Provinciale ammalato: anche qui multi multa dicunt. Se il P. Generale non apre gli occhj mai più queste provincie potranno risorgere. Il vero sistema è di mandare un bravo Commissario, il quale ascolti gli oracoli delle provincie, e poi assista al capitolo; altrimenti i religiosi buoni si scoragiscono, gli indifferenti lasciano correre ed i cattivi trionfano. Per lettera non [f. 2r] posso dire altro, quando verrò a Roma interrogato potrò dare molti detagli. Perdute le provincie di Francia, se si perdono le due Provincie di Genova e di Piemonte l’Ordine nostro resta ridotto a poca cosa; per rifare queste due Provincie non vi è tempo da perdere, è necessario di provvedere al più presto, e con tutta energia: o il P. Generale in persona, oppure un fervente Commissario che studii queste provincie, e poi agisca in conseguenza. Nella Provincia di Alessandria mi son fermato un sol giorno, ma nulla ho potuto rilevare di grave; argomentando dal contento universale pare che non vi sia gran male: è una provincia povera, ma nella sua povertà si vede ancora un certo zelo e fervore.

Come io non ho, ne posso avere una posizione officiale, con questa mia non intendo far altro che versare a Lei ciò che ho veduto, affinché se ne serva solo officiosamente, non officialmente: altrimenti cesserò dallo scrivere. Ella non dubita che io parlo unicamente per l’amore dell’Ordine, non potendo avere in esso altra posizione che di privato.

/94/ [F. 2v] Ancora due parole di questo Convento di Nizza. Qui avvi tutta l’osservanza che vi può essere; in materia di proprietà avvi una communità completa che nulla lascia desiderare; nella famiglia una bellissima armonia. Ma cosa serve, vi si trovano sette sacerdoti tutti sopra i 60. anni, ed alcuni passano anche i 70. Il governo francese non gli tocca, ma non lascia venire degli italiani; vuol dire adunque che lo stato presente potrà durare al più cinque o sei anni, e poi? Il curato, oltre alla sua età è di una costituzione pingue... Se muore? La Provincia non ha altri da mettervi... I riformati a due passi di qui hanno noviziato e studio fioritissimi; i nostri hanno cercato di fare lo stesso, ma il Provinciale non volle... Ecco come si perdono le cose per incuria, per negligenza ecc.

Se sarà bravo Le scriverò ancora; per ora La lascio ai piedi del crocifisso e sono

Suo figlio spir.[itua]le
† Fr: G. Massaja Capp.no