Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Isidoro Faraone da Guarcino OFMCap.
segretario generale – Roma

[F. 1r] M. R. P. Segretario Arcicarissimo

Marsilia 28. Agosto 1881.

Ho ricevuto jeri sera la Sua Carissima del 18. corrente, e mi facio premura di risponderLe subito.

/108/ Io doveva partire il 16. [corrente] per Bastia, ma per due ragioni ho dovuto sospendere. 1. perché il giorno stesso dell’Assunta mi venne una lettera di d’Abbadie, il quale anticipava la sua venuta qui per trovarmi. 2. Perché il mare ere in borrasca, e tutti mi spaventarono. Il Signor d’Abbadie arriverà qui il 3. Settembre; finito che avrò gli affari con lui partirò subito per Bastia, dove penso riposarmi, e nel tempo stesso occuparmi a scrivere. Di là verrò direttamente a Roma più o meno presto, secondo le circostanze, ed i consigli delle persone superiori, sia dalla parte dell’Ordine, sia della Propaganda, di cui sono un povero suddito stipendiato, come Ella sa.

[F. 1v] Come d’Abbadie non resterà qui più di quattro o cinque giorni, io credo di poter partire di qui dopo la Natività; ad o[g]ni evento occorrendo di scrivermi per qualche tempo potrà sempre ancora diriggere le lettere qui.

Riguardo al mio Arcivescovado sarà trattato da me, come il mio Vescovado di Cassia, col quale sono stato sempre in pace. La questione piuttosto sarebbe sapere se conviene ringraziare il S. Padre dietro semplici relazioni private o di giornali, o piuttosto convenga aspettare i documenti officiali. Come le congregazioni nulla sperano da me, certamente che non avranno premura. Ella mi dia un consiglio, se debbo o no ringraziare il S. Padre per la mia promozione, perché, comunque non voglio mancare del mio dovere; oppure se sia meglio aspettare il documento officiale.

I miei lavori continuano sempre, come soleva fare a Roma; ho passato l’ottavo anno, e sono a 690. pagine in tutto –

[F. 2r] L’irritazione della vessica mi durò circa un mese; oggi mi trovo molto meglio, e posso lavorare; vedrò se d’Abbadie vorrà incaricarsi della carta geografica della missione, e della stampa della vita dei due martiri Cappuccini Agatangelo da Vendome, e Cassiano da Nantes, se no trovo qui altri che lo faranno molto volontieri. Voglio tentare se posso introdurre la causa.

Sono in gran pena per le notizie che mi da del M. R. P. Vittorio, perché molto lo amo e venero; Ella gli raccomandi moderazione nel mangiare; gli dica che io mi sono ridotto ad una dieta rigorosissima, ed ho veduto per esperienza che questa sola vale tutte le medicine.

I miei saluti al R.mo P. Generale ed a tutta la sua famiglia, non che alla famiglia di cotesto convento.

Gradisca Ella i miei saluti, ed abbraciandola nel S. Crocifisso Gesù godo raffermarmi

D. P. V. M. R.

Fratello in S. Francesco
† Fr: G. Massaja V.o Capp.no