Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Luigi Felice Cattani da Cantarone OFMCap.
guardiano – Nizza Marittima

[Roma, 10 dicembre 1881]

[F. 1r] Sono, e mi confesso in grave colpa presso l’Ecc.za V.a Rev.ma per aver ritardato cotanto a rispondere al preziosissimo foglio che ha avuto la degnazione di indirizzarmi in data del 10. X.bre.

Questa colpa però non è tutta mia, avendone anche una gran parte il Sig.r Barone Geraud il quale per dimenticanza non me lo consegnò se non dopo passate le s.te feste natalizie.

Spero che Ella perdonerà all’uno, ed [all’]altro, e che il tutto sarà finito così –

Questo nostro Convento è tuttora in statu quo erat allorché avevamo l’onore e la bella fortuna di possederla fra noi, anzi la sua condizione è diventata assai peggiore in seguito alla deplorevole [f. 1v] perdita che abbiamo avuta la disgrazia di fare dell’ottimo nostro p. Berardo da Drappo religioso veramente commendevole per rare qualità e virtù che lo adornavano.

I Superiori provinciali sono a giorno della triste nostra posizione, e penseranno a rimediarvi, ed a prendere gli opportuni provvedimenti, ma ove non ci pensassero, fra due o tre anni al più, si dovrà chiudere ed abbandonare inevitabilmente.

L’Ecc.za V.a ha avuto il più eccellente dei pensieri a scegliersi a compagno il bravo ed erudito P. Erasmo. Esso non potrà a meno che essere di onore a Lei, non che a tutta la Provincia.

/123/ La mia salute è passabilmente buona, ma mi trovo assai faticato specialmente per le pene e fastidj che continuamente mi provvengono da parte del Governo che non mi lascia mai tranquillo. [F. 2r] Per buona sorte, sono in amichevole relazione col Sig.r Prefetto, col Sig.r Maire e con Monsi.gr nostro Vescovo, i quali all’uopo mi consigliano, ed anche mi proteggono –

Il P. Daniele, il P. Pietro, il P. Curato e Vicario ecc. ecc. vanno passando i loro giorni alla meglio che possono, ed allora sono contenti, quando possono avere un piatto di bene condizionati maccaroni.