Massaja
Lettere

Vol. 5

/168/

973

Alla signora Virginia Dionisia Vincent de Saint-Bonnet
consorte di Antonio d’Abbadie – Parigi

F. 340r Oh Madame...!

Roma 1. Marzo 1883.

Non ho parole bastanti per significarLe la consolazione grande provata all’arrivo della Sua Carissima, benché senza data, ma che credo di avanti jeri. Già circa il Santo Natale mi era arrivata un’altra letterina dall’America, alla quale non ho risposto, perché non sapeva dove diriggere la mia risposta. Quella mi consolò molto, almeno, diceva fra me, ora sono tranquillo, e so che esistono.

All’ora stabilita, nella celebrazione della Santa Messa, ho lasciato mai di raccomandare i cari amici Antoine e Virginia d’Abbadie. Ciò non ostante una pena sempre mi perseguitava, dove saranno, diceva in cuor mio, i miei due cari amici? Mille supposizioni io faceva, e cercava di consolarmi sperando nella protezione della Madonna immacolata di Lourdes, alla quale ogni giorno gli raccomandava, nella [f. 340v] intercessione dei due martiri Agatangelo, e Cassiano, per i quali Antoine ha molto lavorato; sperava, sì, ma temeva sempre. Oggi, appena ricevuto il bigliettino di Madama, è stata per me una vera solennità; e sono corso subito a ringraziare il Signore in Chiesa. Domani a mezzo giorno si radunano gli emenentissimi Cardinali, e gli Arcivescovi e Vescovi al Vaticano per complimentare il Santo Padre per l’aniversario della Sua nascita, e della Sua incoronazione, e non mancherò di far sentire la consolante notizia del loro arrivo a Lui, ed agli amici, fra i quali si trova qui il Vescovo di S. Domingo Monsignor Cocchia mio confratello Cappuccino, col quale ho parlato più volte del caro Antoine, e di Virginia. Dunque Deo gratias di tutto.

Sarebbe stata questa una grande consolazione per me; ma sgraziatamente, quando in casa non vi è pace e non vi è salute, la consolazione [f. 341r] non può essere compita. Come Ella sentirà, la nostra Società cristiana è molto ammalata, segnatamente la nostra famiglia latina. La malattia della rivoluzione fra i nostri fratelli, non contenta di fermarsi in terra, come al tempo della famosa Babele, ha voluto montare sino al Cielo contro Dio per far eco a Lucifero; il → Genesi 11:7 descendamus di Dio è pronunziato; la conseguente confusione delle lingue, non solo filologicamente, ma diplomaticamente tuona da tutte le parti; oh caro Antoine, altro che il bacio di venere col sole...! preghiamo, affinché la nostra cara famiglia latina non sia condannata all’inferno...! Che Iddio mandi un’altro Michele a salvarla...! Oh Madama, andiamo tutti alla grotta di Lordre, ed ai piedi della Madonna Santissima!

/169/ Colla Sua lettera, proprio nello stesso tempo, mi è arrivata una lettera di Monsignore Taurini quante notizie anche di là...! notizie tutte interessanti per il caro Antoine! [f. 341v] per oggi basti quella della consacrazione del nostro Padre Gonzaga in Vescovo di Marocco, Coadjutore di Monsignore...! Il restante della storia che tocca la confusione di Babele, arrivata anche là, sarà per una seconda mia lettera, la quale non mancherà fra breve, quando il caro Antoine avrà riposato nella sua risurrezione...

Per ora basti un bel Te Deum di tutto nella nostra cara famiglia...! Lasciamo intanto dormire il nostro filosofo qualche giorno colla sua Venere e col suo sole materiale, e poi faremo un piccolo altro viaggietto mistico il quale sarà molto più consolante...!

Bene arrivato adunque oh caro Antoine, o Cara Virginia d’Abbadie; ed ecco tutto; io poi continuerò le mie preghiere per l’incoronazione di tutto e di tutti...!

Lascio tutti ai piedi del crocifisso Gesù unico consolatore nostro, e benedicendo tutti sono l’amico

† Fr. G. Massaja Arc.o Cappuccino