Massaja
Lettere

Vol. 5

/170/

976

Al padre Davide David da Pinerolo OFMCap.
ex discepolo di M. – Torino-Ospedale Mauriziano

[F. 1r] Caro Padre Davide Amat.mo

Brescia 22. Aprile 1883.

Ho ricevuto la vostra lettera e vi rispondo brevemente, perchè mi trovo qui circondato da un vero mare di gente, che non mi lascia un solo momento di liberta per pensare alle persone più care. Io avrei desiderato di abbraciarvi, ma veggo che Iddio sta lavorando da impedirci questa nostra reciproca consolazione: voi mi dite che non potete venire a Brescia, ed io vi dico che debbo partire dopo domani per Milano, dove giunto, vedrò come potrò organizzare il mio ritorno a Roma, perché mi trovo chiamato dai Superiori. Anche nel caso che io andassi in Alessandria, come voi mi dite, non potrei fermarmi più di un giorno, e poi abbandonarvi /171/ con maggior mio dispiacere. Fino a tanto che voi non prendete una vera risoluzione di abbandonare il vostro ospidale, tutto sarà inutile, [f. 1v] e dovremo aspettare da Dio la grazia di un nostro incontro ulteriore.

Io ringrazio Iddio che la mia Madre Provincia abbia eletto i Superiori di Sua volontà, senza alcuna difficoltà, e Lo prego a dare loro i lumi necessari per sortire dall’inerzia che l’ha guidata fin qui sino all’orlo della sua totale estinzione. In quanto a me io non vi penso più, e troverò sempre ancora una Provincia che mi riceverà per il poco tempo che mi rimane di vita. Quando voi sarete risolto di unirvi a me, io sarò sempre fortunato di ricevervi, e non avete che [da] scrivermi. Io prego indefessamente per voi, e voi non mancate di pregare per me, e se non altro ci uniremo in Cielo.

Vi abbracio nel S. crocifisso Gesù e di tutto cuore godo ripetermi

Vostro Lettore Aff.mo
† Fr. G. Massaja Cappuccino