Massaja
Lettere

Vol. 5

/187/

985

Al padre Isidoro Faraone da Guarcino OFMCap.
segretario generale – albano laziale

[F. 1r] M. R. P. Segretario

Frascati 22. Luglio 1883.

Le spedisco la risposta del M. R. P. Provinciale del Tirolo affinché la vegga e la facia vedere al R.mo Padre Generale. Essa è quale già me l’aspettava, cioè ne affermativa ne negativa: una congerie di difficoltà che rendono a me quasi impossibile acettarlo; dopo tutte queste difficoltà egli risponde che è disposto a mandarlo se lo vogliamo. Se le cose sono come il P. Provinciale dice certo che non converrebbe farlo venire, perché sarebbe la questione del P. Erasmo, e forze ancora peggiore. Il P. Erasmo mi tenne a bada un’anno e mezzo per fare un lavoro di un mese, e poi l’abbiamo finita con delle publicità; il nuovo proposto per mancanza di salute arriverà mai a finirlo.

[F. 1v] Ora, Padre mio, quid agendum? Già prima che partisse il P. Erasmo, già io sapeva che difficilmente avrei trovato un’altro; per questa ragione ho tardato tanto, come Ella ben sa, ma il tardare non faceva che aggravare la piaga colla perdita del tempo, perché egli non lavorava più, ed aggiungeva il male di occultarmi la sua risoluzione. Se non fosse stato per l’affare dei lavori, per gli altri difetti era mio dovere di pazientarlo, e non l’avrei lasciato partire.

Ritorno dunque al quid agendum? Io sono troppo mortificato, e non oso più domandare un’altro al P. Generale; farò io quello che potrò; se Iddio mi accorderà tempo e salute per finire il lavoro incomminciato. Al più mi servirò di un copista pagato, il quale starà più facilmente agli ordini. Qualora però il P. Generale avesse qualcheduno, non lo rifiuto, e ne sarò riconoscente; io però non oso più rinnovare la domanda [f. 2r] perché ho veduto che ciò lo inquieta un poco, per la difficoltà di trovare un’individuo conveniente.

Una sol cosa mi rincresce è, che avendo dovuto notificare il congedo dato al Padre Erasmo colle ragioni di esso; aveva detto al Cardinale che si stava cercando un’altro; la cosa sarà arrivata anche al S. Padre. Al primo incontro col Cardinale Simeoni, il quale riferisce per me gli affari al S. Padre, cosa dovrò dire?

Tanti saluti al R.mo P. Generale, al P. Pier Maria, ed a Fr. Raffaele, e quindi ai Superiori del Convento. L’abbracio in spirito e sono

Aff.mo Fratello in S. Fran.co
† Fr. G. Massaja Cappuccino