Massaja
Lettere

Vol. 5

/188/

987

A monsignore Domenico Maria Jacobini
segretario di Propaganda Fide – Roma

F. 711r Eccellenza R.ma

[Frascati, luglio 1883]

Due linee unicamente per presentarLe i miei complimenti, e provarLe che non sono in rivolta contro V. E. R.ma, e che penso a Lei ogni giorno. Dal momento che Ella sarà persuasa della mia fedeltà, allora prendo coragio per parlarLe di un’affare, non mio, ma della cara Missione da me abbandonata.

Pochi giorni sono ho spedito a Sua Em. il Cardinale Prefetto due lettere di Monsignore V.o Ap.o, mio Successore, accompagnate da una mia. Siccome l’Eminentissimo prefato mi faceva rispondere che avrebbe parlato con V. E. Le raccomando particolarmente questo affare, perché, a mio calcolo, potrebbe farsi più grave di quanto Monsignore suddetto lo calcoli.

F. 711v Potrebbe darsi che il movimento di ostilità in questione nel Governatore di Harar debba attribuirsi all’eco di rivolta araba che agisce secretamente in Egitto contro il governo sostenuto dalla forza inglese. In questo caso da me supposto interesserebbe non solo la Propaganda per la sicurezza dei missionarii nostri, ma lo stesso governo anglo-egiziano per le conseguenze che sempre devono temersi. In Harar una rivolta è più difficile per la vicinanza di Aden posizione forte, e che può subito correre in ajuto, ma comunque, l’incaricato del Governo inglese presso il S. Padre potrà sempre tenere avvertito il suo governo.

Non aggiungo altro per non attediarLa di più; rinnovo i miei saluti, e colla speranza di possederLa poi qui in campagna, Le sono.

D. E. V. R.ma

Divot.mo Servo
† Fr. G. Massaja Arc.o Capp.no