Massaja
Lettere

Vol. 5

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1004

Ai coniugi Antonio d’Abbadie e Virginia Vincent de Saint-Bonnet
Parigi

F. 234r Très chères M.r Antoine et Madame D’Abbadie

Frascati 21. Decembre 1883.

Non voglio lasciare passare la circostanza di queste feste natalizie senza qualche linea ai due veri amici della mia cara Etiopia, dove io avrei voluto lasciare il mio sangue, o almeno le mie ossa in testimonio della buona volontà che aveva di salvarla, se non fossi stato giudicato indegno di tanto onore. Le circostanze hanno impedito a voi di fare il viaggio della Palestina, ma il nostro buon Gesù, il quale da valore ai viaggi dello spirito, ed ai sentimenti del cuore, egli nella Sua bontà vi ha calcolati già fra i pellegrini, epperciò io Suo Servo vi saluto come tali là nella grotta di Betlemme nel giorno del S. Natale, e nelle mie deboli meditazioni sul mistero in /204/ quel giorno, sarò con voi, e canterò con voi il gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonæ Voluntatis; Gesù, Maria, e Giuseppe ci faranno una dolce carezza in quel giorno... fiat, fiat, fiat...

F. 234v In questa circostanza io non avrei voluto parlare delle cose di questo mondo, diventatomi quasi insoportabile per le sue bestemmie, ma pure debbo dire qualche cosa [della] dei pericoli che corre la nostra cara Etiopia in questi tempi.

Ella avrà sentito la disfatta dell’armata egiziana, e come il falso profeta Maaddi ha regnato in tutto il Suddan, come tutti gli egiziani veri hanno lasciato Cartum al nuovo conquistatore, ora mai quasi riconosciuto colà, perché, ne l’Egitto, ne altri pare siano disposti a mandarvi un armata capaci a resistere, poiché i musulmani tendono al tradimento, e per un’armata europea, in questa circostanza di rivoluzione, sarebbe un sacrifizio troppo grande... Comunque, se il Maaddi sarà lasciato padrone di tutti quei paesi, egli non penserà tanto presto alla discesa in Egitto, perché sarebbe troppo precoce la sua discesa per timore dell’Europa; epperciò non mancherà di pensare all’Abissinia nostra per farsi un nome sufficiente a sollevare il fanatismo musulmano in tutto l’oriente, [f. 235r] anzi nell’Asia, e nell’Africa; ecco i miei timori. Già si annunzia dai giornali, che abbia mandato qualche intimata all’imperatore Giovanni... Ora questi potrebbe Egli resistere? Giovanni ha vinto gli egiziani, perché i musulmani indigeni non hanno voluto prendere parte per favorire i Turchi, odiati anche dal fanatismo musulmano, ma non sarà così per il Maaddi considerato come profeta, mandato da Maometto... Se tutti i musulmani d’Abissinia si solleveranno in favore del Maaddi, allora l’Abissinia non potrà resistere, ed avremo colà un nuovo Gragne nella nostra cara Etiopia...

Io lascio l’ultimo giudizio a Lei che conosce il paese; fratanto preghiamo il Signore, senza di cui nulla si farà... Buone feste adunque, e se Iddio mi darà forza di poter celebrare le tre Messe di Natale, la prima sarà per me, la seconda per Antoine, e la terza per Madama. Gli abbracio nel S. crocifisso e sono sempre

† Fr. G. Massaja Arc.o Cappuccino