Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al professore Giuseppe Dalla Vedova
segretario della Società geografica italiana – Roma

[F. 1r] Ill.mo Signore

* Roma 22 Marzo 1884

La S. V. sa che io non ricorro tanto facilmente a Lei, temendo di darLe disturbi inutili. Oggi è un caso eccezionale, che interessa non solo me, ma cotesta Società Geografica, il quale m’induce a scriverLe.

Cotesto nostro Governo cerca di convertire uno Stabilimento di pochissimo valore, che Ella conoscerà sotto il nome di S. Stefano dei Mori, proprietà dei Copti Cattolici di Cairo e degli Abissini Cattolici, stata loro data dai Pontefici, e solo amministrata dalla S. Congregazione della Propaganda. Io trovandomi in Scioha, non ho mancato d’informare il re Menelik della suddetta proprietà Copta e Abissina, di cui il re suddetto è il protettore.

Il nome di « conversione » in quei paesi è affatto sconosciuto, come cosa nuova, inventata ultimamente dalla nostra Società. In quei paesi si chiamerà rappresaglia fatta dal nostro Governo. È inutile il dire, come ciò riesca di scandalo a quei paesi barbari, e forse d’incentivo a rappresaglie, a danno dei nostri Missionarii e viaggiatori, e delle proprietà che abbiamo là.

Sotto questo riguardo, io, sia come Procuratore dei Copti e degli Abissini, sia ancora come padrone di diversi terreni comprati in Scioha, dovrei fare un reclamo al Nostro Governo, e non mancherò [f. 1v] di farlo onninamente in caso di bisogno.

Sono però di avviso che la S. V. officiosamente potrebbe impedire una tale conversione del bene stabile suddetto a scanso d’inconvenienti maggiori, non solo per la Missione mia, ma ancora per la Società Geografica, la quale possiede Lit Marefià, e per i viaggiatori che di continuo percorrono quelle regioni.

/217/ In questa fiducia passo ad esprimerLe i sensi della mia più distinta stima coi quali mi dichiaro.

Di V. S. Ill.ma

Dev.mo Servo
† Fr. G. Massaja arcivescovo

[F. 1r] Ill.mo Sig. Della Vedova / – Segretario della Società Geografica Italiani – //.