Massaja
Lettere

Vol. 5

/233/

1040

Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

F. 362r Illustrissimo Signore

* Frascati, 13 Luglio 1884.

Rispondiamo un po’ tardi alla sua pregiatissima dell’8 Giugno, perché siamo stati alquanti giorni in Roma, dovendo Monsignore trattare alcuni affari in Propaganda.

Ecco pertanto quale sarebbe la nostra opinione riguardo alle due questioni ch’Ella saggiamente ci propone – Quanto alle carte geografiche siamo contentissimi ch’Ella abbia approvato la nostra proposta di metterne in ciascun volume una particolare, che presenti i luoghi di cui in esso si fa menzione. Quella generale poi che comprende Zeila, Massawh, Adua, Gondar e Kaffa, crediamo che basterà metterla nel primo o nell’ultimo volume; ma meglio nel primo. Per questo ci rimettiamo intieramente al di Lei sperimentato giudizio. Circa il modo d’imprimerla ch’Ella accenna, non possiamo non approvarlo; perché, come ben dice, sarà meno dispendioso, e ci darà le carte più corrette. Ma non conoscendosi, o meglio, non essendo introdotto in Italia questo nuovo modo d’imprimere, farà d’uopo ch’Ella si prenda anche il fastidio di farle stampare in Francia.

Riguardo poi alla questione ortografica dei nomi, noi non pretendiamo ch’Ella si adatti al nostro modo di scriverli; e poiché con tanta gentilezza ci dice F. 362v per correggere in esso qualche discordanza che per avventura si potesse trovare tra il testo e la carta; poiché Monsignore non può parlare di quei luoghi con quella esattezza matematica, con cui ne parla Lei, uomo della scienza.

Le accludo il sesto delle pagine del volume; lo spazio dentro le linee sarà occupato dalla stampa, ed il resto dalla margine. Ho corretto Dahlak isola vicino a Massawh.

Attendiamo con ansietà la sua pregiatissima risposta; e mentre Le auguro ogni dono di Dio a prospera salute, La prego di gradire i miei particolari ossequj

D.ssmo U.ssrno Servo
Fr. Giacinto da Troina Cap.no