Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Egidio Baldesi da Cortona OFMCap.
ex ministro generale – Siena

[F. 1r] R.mo Padre

Roma-Propaganda 14. Giugno 1885.

Mi è pervenuta la Sua Veneratissima del 4. corrente mentre mi trovava infermo in letto, travagliato dagli umori, i quali dalle gambe si trasportarono allo stomaco. Ho troppo rispetto per la P. V. R.ma per farLe rispondere da altri, epperciò Ella avrà la bontà di scusarmi se ho ritardato sino ad oggi. È questa la prima lettera che scrivo, appena gli umori ripresero il loro posto, ed ho potuto ottenere il permesso dal Dottore Sabatucci che Ella conosce.

Come Ella ben sa, la questione di Patria e di parenti è per un religioso una macchia più che un’onore, e quella di lapidi è un tratto dell’attuale nostro paganesimo, il quale venera la civiltà romana dei nostri antichi pagani più della cristiana canonizzata dalla Chiesa. [F. 1v] Ella colla Sua lettera sopracitata ha voluto compatirmi volendo far eco alla mia debolezza, supponendomi di accordo colla mia Patria e parenti, ma grazie a Dio posso assicurarLa che no. Mi corre ciò non ostante il dovere di ringraziarLa, perchè un Padre che compatisce un suo figlio, anche in queste povere miserie, non lascia di essere una virtù per aprirsi la via ad ulteriori conferenze un poco più alte in seguito, delle quali io molto ho bisogno. A questa condizione solo io La ringrazio.

Ho letto la Sua lettera con molto piacere vedendola scritta con mano ferma. Questo pensiero mi fa rincrescere il grande cattivo passo da me fatto quando per compiacerLa ho aderito di presentare la Sua lettera di rinunzia al Santo Padre. Sono ancora sempre là domandando perdono a Dio di questo fatto, e ne spero il perdono nelle sue preghiere, ed in quelle della sua Provincia.

[F. 2r] Ella perciò nella dolcezza del Suo riposo preghi e facia pregare per me, che baciandoLe le mani godo il piacere [di] raffermarmi

D. P. V. Rma

Sempre Figlio
† Fr. G. Card. Massaja Cappuccino

P. S. I miei saluti al caro Pier Maria ed al Suo compagno Raffaele.