Massaja
Lettere

Vol. 5

/306/

1150

Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

F. 383r Ill.mo Signore

* Roma (Propag. Fide) 9 Nov. 1885

Le ho già fatto spedire da Milano 15 copie della carta stampata a Parigi. Ella la troverà similissima a quella riprodotta da noi. Certamente anche noi volevamo mettere la carta staccata dal testo nel 1º volume: ma non si fece, perché troppo piccola, ed anche perché quelle 3000 copie, venute da Parigi, erano impresse su carta debolissima; com’Ella già avrà veduto.

Per questo motivo io nell’ultima mia lettera la pregava di fare pel 2º volume una carta più grande, e più dettagliata, e che servisse pel 1º e 2º volume. La quale poi, stampata più elegantemente, corrisponderebbe alla bellezza dell’edizione, ed all’aspettativa dei lettori.

/307/ Da quanto possiamo sapere, il P. Léon [f. 383v] des Avanchers morì nel Giugno o Luglio del 1877.

Sinora non si è pensato per niente di far tradurre in francese l’opera; perché Sua Eminenza ha sempre detto che se ne occuperà V. S. ill.ma. Quindi Ella potrà cominciare la traduzione, qualora il voglia. Se desidera mettervi le incisioni, noi potremo farle i galvani, e così riuscirà splendida come la nostra; tranne che Ella non voglia farla stampare con maggior lusso.

Già ci è stata chiesta la traduzione inglese, e siamo in trattative intorno alle condizioni, ed al compenso. Anche la traduzione tedesca ci fu domandata.

L’opera è stata accolta con un plauso generale, e tutti i giornali di ogni colore politico e religioso ne hanno fatto grandi elogi, non solo italiani, ma tedeschi e spagnuoli. Lo smercio continua ad essere soddisfacente, e circa un migliajo del 1º volume è venduto.

F. 384r Siamo già ritornati a Roma, dove passeremo l’inverno. Sua Eminenza gode buona salute, ed ossequia affettuosamente tanto Lei quanto Madama.

Io Le offro i miei affetti e La prego a volermi sempre bene

D. V. S. Ill.ma

D.ssmo Servo
P. Giacinto da Troina Cap.no
Segretario