Massaja
Lettere

Vol. 5

/319/

1166

Al conte Cesare Balbo
Torino

[F. 1r] Ill.mo Signore

Firenze-Montughi 11. Giugno 1886

Ho ricevuto la carissima Sua del 30. Maggio scorso unitamente al manoscritto del Padre Leone des Avançer già mio missionario, ed oggi, come spero, già in Cielo, in possesso del guiderdone da Lui sperato per i 22. anni di apostolico ministero fra i miei Galla. Avrei dovuto risponderLe subito, come voleva il mio dovere, alla cortesia di Lei, ed alla generosità del Suo Genitore, che ebbi, se non erro, la fortuna di conoscere prima della mia partenza per l’Africa nel 1846., ma sgraziatamente la Sua lettera suddetta mi arrivò nel momento della stessa mia partenza da Roma per Firenze, che non mi fu possibile, e neanche arrivato [f. 1v] qui mi fu possibile nei /320/ primi giorni, come si sa, dagli amici dalla crisi del mio arrivo medesimo assediato. Ella perciò abbia tanta bontà di compatirmi, e far capire queste mie strettezze dallo stesso Suo Genitore, affinché egli non attribuisca a incuria questo mio ritardo.

Oggi poi non facio altro che pagare questo mio debito, accusando la ricevuta di ogni cosa, e ringraziandoLa di tutto per la Sua estrema gentilezza. Lascio quindi da una parte il merito della questione, per il momento più opportuno, nel quale avrò potuto leggere attentamente i lavori già fatti dal Suo caro Genitore sopra il manoscritto del Padre Leone, per ritornarvi sull’argomento con maggiore cognizione di causa.

Coi sentimenti intanto della più viva riconoscenza godo raffermarmi

D. S. V. Ill.ma

Divot.mo Servo
† Fr. G. Card. Massaja Capp.no

Ill.mo Conte Cesare Balbo