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1888
1201
Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi
F. 432r Stimatissimo Signore
Roma (Prop. Fide) 15 Genn.o 1888
Siamo in grande ansietà per non avere ricevuto, da circa due mesi, nessuna lettera di V. S. e nessuna risposta alle nostre mandate in Hendaye. Di questo silenzio non sappiamo che pensare; perciò Ella si compiaccia dirci qualche cosa, e darci buone notizie sulla salute sua e di Madama.
Non sappiamo se presentemente trovinsi a Parigi, come gli anni scorsi; e perciò dirigo questa lettera ad Hendaye, con la certezza che la faranno giungere nelle sue mani.
Il Cardinale sta bene, e mai ha goduto florida salute, come in questi mesi. Bisogna però aversi riguardo, e [f. 432v] non darsi a serie occupazioni. Il 1º volume della sua traduzione è la giornaliera lettura che lo diletta tanto.
Mandammo i nostri augurj per le passate solennità di Natale e del capo d’anno, ed ora li rinnoviamo.
Il Cardinale l’abbraccia e benedice insieme con Madama; ed io offro Loro i miei ossequj
D.ssmo Servo
Fr. Giacinto da Troina
Segret.o Cap.no