Massaja
Lettere

Vol. 5

/380/

1228

A monsignore Serafino Cretoni
segretario della Sezione Orientale – Roma

F. 147v Osservazioni

[Frascati, maggio 1881]

1. Questa lettera [è] scritta da un’individuo che io conosco, poco capace di esprimere le sue idee, tanto più che in Tigre sono pochi quelli che conosco [no] bene l’amarico. Da principio ho tentato /381/ di tradurla ad litteram, ma vedendo che sortiva quasi inintelligibile, mi sono risolto di tradurla ad sensum per quanto mi è stato possibile.

2. La lettera è quasi tutta un preambolo di lode a Monsignor Dejacobis. Sul fine si trovano cinque osservazioni dello scrivente. Le due prime concernono il digiuno, le feste abissine, ed il mangiar carne dei mussulmani: cosa che cotesta S. C. deve già conoscere. Il terzo numero concerne un fatto politico passato, ed irreparabile. Il quarto numero parla di uno scandalo de sexto senza nominare lo scandaloso; pare che sia cosa vecchia a cui già si è posto riparo da quanto sembra. Il quinto parla di una questione di famiglia, mettendo in scena un certo Mosè Scira i bal; a questo proposito dirò che lo scrivente dice Mosè, ed io l’ho voluto tradurre tal quale, ma credo che voglia dire Monsieur, dimodoché si dovrebbe dire Monsieur Scira i bal – Anche questa è una storia passata di famiglia, a cui è stato provveduto col richiamo del suddetto.

Per conseguenza, dobbiamo dire che è una lettera lunga, ma non allarmante.

Il traduttore
† Fr. G. Massaja V.o Capp.no

[Questo scritto dev’essere collocato tra i nn. → 875 e → 876]