Mark Cooper

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Cooper Alfiere del Paesaggio

Mark Cooper insignito del riconoscimento Alfiere del Paesaggio
Vezzolano (Albugnano AT) 29 sett. 2012

Il mio sogno d'infanzia (a parte diventare astronauta) era semplicemente saper volare.

Sono cresciuto nel “Lake District”, una regione a nord ovest dell’Inghilterra, un piccolo paradiso di montagne, laghi e foreste incontaminati a perdita d'occhio.

Ricordo quando da ragazzo vidi per la prima volta un’aquila reale librarsi nell’aria in cerca di una preda. Fui attratto dalla facilità e dalla maestosità con cui essa fluttuava nell’aria senza battere le ali e mi domandai cosa avrei provato ad essere lassù e osservare il mondo sottostante.

Molti anni dopo, per pura coincidenza, mi venne commissionato un servizio di fotografie aeree e, sebbene non avessi mai fatto questo genere di riprese, decisi di non rifiutare un’opportunità così invitante.

Euforico ma con un po’ di trepidazione, durante la spirale di ascesa dell’elicottero, ho trovato il coraggio di sporgermi fuori e di guardare giù la terra sotto di me.

La sensazione era incredibile! Un’emozione che non avevo mai provato prima in vita mia, il mio sogno d'infanzia era diventato realtà: finalmente stavo fluttuando come l’aquila nel cielo blu.
Sotto di me, molto lontano, potevo scorgere un ragazzino che guardava in su, forse anche lui sognava di volare.

Osservando il paesaggio che scorreva sotto di me, ho avuto l’impressione di essere all’interno di un gigantesco caleidoscopio in cui le forme e i colori dei campi cambiano continuamente.
Mi sono reso conto subito che questo è il luogo a cui sento di appartenere: libero come un’ aquila, in volo in un caleidoscopio con la mia macchina fotografica in mano.

Adesso, dopo quindici anni, la sensazione è sempre la stessa ogni volta che “decollo” per cominciare a lavorare nel mio studio nel cielo. Quella stessa eccitazione e meraviglia riempie i miei sensi, una nuova avventura con nuovi mondi da scoprire.

Mentre mi sporgo dalla porta aperta dell’elicottero, l’adrenalina comincia a scorrere nelle vene ed entro in un più alto senso di consapevolezza; i miei occhi sono fissi sul terreno sotto - il mio micro cosmo personale- in cerca della mia preda. Prendo la mira non per colpire, ma per catturare le fotografie presenti in questa mostra, provando ad estrarre la pura essenza del paesaggio: le mie immagini diventano “Earthscapes”, dove uomo e madre natura si combinano fino a creare nuove visioni del paesaggio del Monferrato.

Mark Cooper - Photographer

Nulla si crea, Nulla si distrugge, Tutto si trasforma. Antoine Lavoisier

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