Sant’Alessandro di Bergamo

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Sant’Alessandro
Sant’Alessandro, da un dipinto nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo

Sant’Alessandro di Bergamo
Martire † 303

Memoria: 26 Agosto

Patrono di Cessole

La vicenda di Sant’Alessandro rientra nella tradizione relativa alla Legione Tebea. Il centurione Alessandro sarebbe tra i pochi scampati al massacro, ma non rinunciò a professare la sua fede, subendo infine anche lui il martirio.

Con pochi compagni si rifugiò prima a Milano, dove fu arrestato ed incarcerato. Riuscì a fuggire a Como, ma fu nuovamente arrestato e ricondotto a Milano. Al momento dell’esecuzione, il boia sentì le braccia irrigidirsi, e non riuscì ad eseguire la condanna. Alessandro fuggì di nuovo, e si nascose nel Bergamasco, dove operò molte conversioni. Fu infine catturato e decapitato; sul luogo dell’esecuzione fu eretta una colonna, e sorge la Basilica a lui dedicata.

La critica moderna ha messo in dubbio questa versione dei fatti, che si basa, come per molti altri Santi, su Atti posteriori di parecchi secoli alla vicenda. Un’ipotesi recente lo identifica con un Alessandro che, insieme a Sisinnio e Martirio, fu inviato da Sant’Ambrogio ad evangelizzare l’Anaunia (Val di Non) e lì trovò la morte.

L’iconografia lo ritrae in armatura militare, spesso a cavallo, con la palma del martirio. I gigli alludono alla fioritura miracolosa che abrebbe permesso di ritrovarne il corpo parecchi giorni dopo l’esecuzione.

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