Storia dell’antica Abbazia e del Santuario
di Nostra Signora di Vezzolano
Del Sac. Cav. Antonio Bosio

[seguito di p. 165]

Avuglione.

Avuglione, in latino Avullia o Avilli, piccolo paese di anime 318.

Si trova nominato in una carta di permuta dell’Abadia di Nonantula del 1034.

Uberto Radicati de’ Signori di S. Sebastiano e Signor d’Avuglione alli 3 ottobre del 1291 prende la cittadinanza di Chieri.

Dalla relazione del Piemonte si vede ch’era con Marentino contado di Lorenzo Ferrero, detto Ancisa, di famiglia torinese.

Guerillo Claudio Francesco, figlio di Lorenzo decurione di Torino, conte d’Avuglione nel 1689 era dottore collegiato in leggi.

Un Perona conte d’Avuglione vendette tale feudo /166/ ad un conte Peila di Carmagnola (1a). Vi era un castello, e si ha da una carta negli archivi di Chieri, che quel popolo concede un aiuto a quei d’Avuglione per fortificarlo nel 1417-18.

In Avuglione nacque nel 1770 il Teol. Bernardo Pavesio, che fu per oltre 40 anni Prevosto della Venaria Reale ove morì li 24 febb. 1840, essendo vissuto con molta parsimonia per beneficare largamente alcune opere pie e specialmente l’ospedale della Venaria, che gli eresse un busto con iscrizione. V. Il teologo Pavesio già parroco di Venaria Reale ed i suoi lasciti; cenni di Rocco Traversa, Torino 1857 con ritratto, in 8°.

La chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena di non antica costruzione è molto pulita per le solerti ed intelligenti cure del Reverendo D. Michele Antonio Chiantore attuale prevosto, che è persona non solamente pia e gentile, ma istrutta molto, anche d’antichità, il quale fece dipingere l’incona della Maddalena, ossia il Noli me tangere, dal valente pennello del sacerdote Mentasti, che dipinse pure i due quadri dei sacri cuori di Gesù e di Maria (2a).

Nella sacrestia si conserva una croce di bronzo /167/ forse del secolo XIV, dietro la quale vi è, come usavasi, la Madonna.

La vecchia parrocchiale, anche dedicata alla penitente Maddalena, fu rifabbricata ab antiquo, ma coi materiali della prima, che dovea essere del secolo XI, e si voltò Nel testo: le porte
vedi Correzioni
la porta ad oriente. Sopra la prima porta si vede ancora un frammento di una statuetta di donna forse della Beata Vergine o della titolare; sopra la nuova vi è un Agnus Dei in pietra della chiesa primitiva.

Sulle pietre arenarie vecchie, che sono nel muro laterale verso il cimitero, vi furono scritti alcuni nomi dei sepolti, il più vecchio è del principio del secolo XVII, epoca forse, in cui fu destinata questa chiesa ad uso dei cimitero.

Il prevosto fece ricostrurre la chiesa di S. Giovanni evangelista con disegno, come si dice, gotico dall’ingegnere Ferrante, che fece la bellissima chiesa di S. Giulia in Torino.

Siccome la Chiesa Cattolica presta a Dio li suoi omaggi anche col culto esterno, ed essendo il clero e specialmente i parroci, maestri e custodi del culto divino, cosi è un bene, anzi un dovere per lo stesso clero l’istruirsi eziandio nella storia patria e religiosa e adornarsi di sufficienti cognizioni delle arti belle, per viemmeglio con senno continuare il culto esterno, e non si vedrebbe, come, pur troppo accade sovente, vendere in certe chiese a viaggiatori, che vengono a bella posta, particolarmente dalla Francia e dall’Inghilterra a spogliare il nostro povero paese per arricchire il loro con proprio lucro, vendere dico, quadri pregevolissimi ed arredi antichi, quasi inutili oggetti, solo perchè vecchi, e sostituirvene dei nuovi /168/ di molto inferiori ed alle volte di bruttissimo effetto.

Qui scrivo alcune memorie dei parroci:

1313 2 maggio. Collazione della chericatura di S. Maria di Avuglione al prevosto Gio. Porcello.

1338 6 agosto. Collazione come sopra, vacante per la morte di Antonio de Ottobono di Torino a favore di Vietto fratello del suddetto e figlio del fu Beltramino.

1339 19 dicembre. Collazione della chiesa campestre di S. Nicolò di Aguglono per la morte del Rettore Gio. De Valle di Marentino a favore di Giovanni De Valle figlio di Enrioto di detto luogo, e Rettore di S. Maria Maddalena di Aguglono.

1394 18 dicembre. Giacomo Brichery curato di S. Maria Maddalena di Avuglione; essendo vecchio gli vien dato in coadiutore D. Lorenzo De Canalis di Chieri.

1408 13 febbraio. Collazione della suddetta cura a D. Bartolomeo De Liburno di None.

1415 2 maggio. Collazione come sopra a D. Bernardo De Botis di Bra.

1452 15 dicembre. Collazione come sopra per l’assenza di D. Cristoforo De Pertusio a D. Antonio De Bedullio.

1508. Peroti Ludovico curato, morto nel 1516 27 luglio, sepolto nel duomo di Chieri.

1525 12 aprile. Carta dello spoglio del fu Gio. Valimberto di Chieri canonico ivi, e parroco d’Avuglione.

1609 1 luglio. Missione in possesso d’autorità Apostolica della parrocchia suddetta per D. Melchior Caravoglia di Marentino per la morte di D. Antonio Digeno.

/169/ 1639. Gio. Carosano curato.

1369 18 dicembre. Collazione della chiericatura curata di S. Giorgio di Vernone, essendo passato a quella di Marentino il Rettore D. Antonio, a favore del chierico Manfreono Gambino di Chieri.

1389 14 aprile. Affittamento delle decime di Varnone a D. Leonardo curato di detto luogo. Vernone col castello e parrocchia è membro di Avuglione. Fu feudo dei Balbis d’Avigliana, il castello è del Conte Calvi.

(1a) Giambattista Perona di Torino dei conti d’Avuglione, difese pubblicamente in Chieri tesi di Filosofia nel 1728 nella Chiesa della Consolata de’ C. R. Barnabiti dedicando le sue conclusioni all’Arcivescovo di Torino Francesco Arborio di Gattinara in fol. con incisione, Mediolani 1728, Iosephi Pandulphi Malatestæ. [Torna al testo ]

(2a) Il Prevosto Chiantore diede ultimamente alla luce una cara ed utile operetta: La Donna Cattolica in Chiesa. Torino 1872 stamperia di S. Giuseppe degli Artigianelli in 8. [Torna al testo ]