Storia dell’antica Abbazia e del Santuario
di Nostra Signora di Vezzolano
Del Sac. Cav. Antonio Bosio

[seguito di p. 169]

Berzano.

Berzano o Bersano, in latino Bersanum o Bresianum, comune di 573 anime, nella diocesi di Torino, altre volte d’Ivrea, provincia d’Asti e mandamento di Castelnuovo d’Asti.

Fu signoria dei Radicati di Cocconato sotto la sovranità dei Marchesi di Monferrato, ultimamente L’errore, e quello analogo nella pagina successiva, non sono segnalati nelle Correzioni Baro<ro>nia dei Turinetti, che erano anche Conti di Castel Vai, o meglio Castel Vairo.

La chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Giovanni coll’annessa canonica sono murate sopra un monticello sul sito dell’antico castello. Un’iscrizione scritta sul muro in un corridoio della chiesa parla della parrocchia dei santi Carlo e Grato rifabbricata a spese delle comunità, Nel testo: delle famiglie
vedi Correzioni
della famiglia del conte Giuseppe Morizio Turinetti conte di Berzano e di Castel Vai e del prevosto Gaspare Domenico Ferrero da Villa S. Secondo nel 1754. La facciata in mattoni con stile severo fu fatta nel 1860.

Probabilmente come indica la detta iscrizione il ti- /170/ tolo di questa chiesa era dei santi Carlo e Grato ai quali è dedicato l’altare maggiore e vi fu trasportata la parrocchia de’ SS. Pietro e Giovanni, titolo antico, come si ha da una carta del 1558 13 settembre di collazione fatta della parrocchia dei SS. Pietro e Giovanni di Bersano, diocesi d’Ivrea a D. Battista De Monte, chierico comense, per la morte di D. Giovanni Michele Mighetto.

In questa chiesa s’ammira una bella incona della Beata Vergine del Rosario, posta dietro l’altare maggiore, ai piedi della medesima vi è scritto: Gregorius Chnailing Bavarensis pingebat. Anno 1657. Questo pittore poco conosciuto sembra, che imitasse il nostra Moncalvo.

Il detto quadro fu ritoccato da Ignazio Contessa.

Si vede in chiesa un’iscrizione su marmo che <ri>ricorda un Giovanni Battista Nel testo: Reinaldi
vedi Correzioni
Rinaldi, torinese, morto li 13 giugno 1760, uomo di santa vita, che parco cibo prendeva, onde poter sollevare i bisognosi. Fu gran benefattore della chiesa e dei poverelli. Se ne celebrò il centenario ai 15 giugno 1863, come si può vedere dalli Alcuni cenni sull’insigne benefattore di Berzano Gio. Battista Rinaldi ecc. per Giulio Traversa, prevosto (ora curato di S. Massimo in Torino), stampati in quell’anno (1a).

/171/ In sacrestia vi è un antico crocifisso dipinto sul legno con gli emblemi dei quattro Evangelisti. V’è pure una grossa croce a stile, di rame argentato col crocifisso dorato e piccolo baldacchino gotico sopra; nei quattro lati vi sono gli emblemi degli Evangelisti, dietro vi è la Madonna col divin Infante, nel pomo vi sono teste a smalto. Vi si conserva pure un antico ostensorio anteriore al 1400 di rame dorato, è di forma quasi d’una torre quadrata con sopra quattro piccole colonnette e piccole teste a smalto.

L’antichissima parrocchia era dedicata a S. Giovanni Battista, e si vede ancora la chiesa sopra un colle più verso Casalborgone distante mezz’ora da Bersano. Il coro è tutto in pietra, quasi simile a quello di S. Pietro d’Albugnano, però meno ornato. Nell’interno del medesimo vi è dipinta sul muro una bella Madonna col divin Infante e S. Giovanni Battista.

L’incona dell’altare è in tavole colla Madonna ed il suo figlio, incoronata da due angeli e sotto vi è scritto: S. Maria Mater Dei. Anno D.... 23 junii; più sotto: Ex voto Vict... de Situlis: lateralmente vi sono dipinti S. Giovanni Battista e S. Pietro martire, come dalla leggenda che vi è scritta sotto.

Questo dipinto fu coperto da un gran quadro su tela rappresentante S. Giovanni, che predica, vi è l’arma di casa Turinetti. Dietro il quadro vi è scritto: Joseph Mauritius Turinetti Pertengi Comes Bersani Baro posuit, an. M... XX. Si volle nel 1856 ristorare, ma fu guastato, come quasi sempre accade.

Prima, che si facesse l’attuale cimitero, posto sopra alta collina in faccia a Bersano, servì questa chiesa per tale uso. Inferiormente alla chiesa suddetta di S. Giovanni si trova un pozzo che sembra un piliere /172/ Vedi le → Aggiunte col Santissimo Crocifisso, la Beata Vergine e la Maddalena dipinti.

Verso la regione dei Farelli vi è un piccolo santuario detto della Madonnina d’Oropa con bella cappella del secolo XVII. La relazione delle grazie operate dalla Beata Vergine si conserva negli archivi parrocchiali. Gli atti che sono nella detta relazione sono autentiticati dai Notai. In questi archivi si trova una collezione degli usi e delle consuetudini nelle feste che celebravansi nel paese.

I Castiglione i Derossi, i De Cazo furono consignori di Berzano dopo i Radicati.

Sopra un colle nel territorio di Berzano verso Casalborgone si veggono ancora le vestigia e fondamenta d’una torre, che attestano tuttora l’esistenza del distrutto Castel Vairo. Vi è il triangolo in pietra per la trigonometria generale. I signori di Castel Vayro sono ricevuti abitatori di Chieri, ossia si sottomisero alla detta repubblica ai 9 e 11 aprile del 1291.

Castelvairo o sia Rottenga con Monterotondo sono indicati, come vicini a Bersano.

Vi sono ancora alcune case, una delle quali si dice della giustizia, ove risiedeva il podestà di quel paese. La cappella di S. Grato in questa regione non conserva niente dell’antico, forse apparteneva a questo luogo scaduto.

Questo castello non è rammentato nel dizionario del Casalis.

Il libro più antico di Berzano è quello dei battesimi Nel testo: del 1571 è nella riga precedente; vedi Correzioni del 1571 e parla di due parrocchie.

La cappella campestre della SS. Trinità e di S. Maurizio fu rifabbricata sopra quella della Beata Vergine.

(1a) Il detto Curato D. Traversa stampò coi tipi di Pietro Marietti in foglio piccolo un suo discorso fatto al li 3 marzo 1872: Celebrandosi nella Chiesa Parrocchiale di S. Massimo in Torino il Giubileo sacerdotale del Sac. Bernardo Michelotti da Mondovì, Missionario apostolico, Ufficiale dell’Ordine de’ SS. Maurizio e Lazzaro, il Parroco coi figliani plaudenti a tanto zelo per sì lungo tempo usufruito. [Torna al testo ]