Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al padre Ferdinando Busca da Lequio OFMCap.
ex condiscepolo di M. – Torino-Ospedale militare

[F. 1r]Mille volte Carissimo

Roma 2. Aprile 1846.

Prima di tutti avrei scritto a voi appena qui giunto, se non avessi saputo, che il R.mo nostro P. Lettore vi scrisse egli stesso ragguagliandovi del mio felice viaggio ed arrivo a questa Capitale. Ciò posto, e premesso, perchè troppo mi preme la vostra amicizia, e poste altresì le notizie che già avrete sentite dal Prelato, Lettore del Monte ed altri a cui scrissi, dirò a voi ciò che dissi ancora a veruno, e ve lo dico in stretta confidenza – appena qui giunto mi si prodigarono i titoli di R.mo, di Monsignore, ed anche da molti di Vescovo già eletto; più ancora, vi fu chi mi narrò tutti i passi fatti in proposito dal nostro P. Lettore e dal R.mo Giusto da Camerino, non che le promesse della S. Congregazione... in una parola tutti si credono che io sia Vescovo, me excepto, che ne so ancora un bel niente, e quando lo saprò, forse non ne vorrò sapere – Voglio credere che questa sarà una fandonia dei frati, che qui, come costì corrono e galoppano... ma qualora fosse cosa reale, quando mi si parlerà di questo saprò bene cosa rispondere – per il grado di Prefetto apostolico non occorre la dignità episcopale, richiesta invece per il Vicariato. Sagrinà piem. addolorato Io ho acettato con mille difficoltà la prefettura della Missione perchè diversamente avrei mai potuto adempire il mio voto per le Missioni, del resto neanche la semplice prefettura l’avrei acettata, perchè non so che fare di gradi, e di onori; se avessi ambito dignità sarei stato in Provincia, dove voi sapete come stava, e so io ciò che avrei potuto aspettarmi – Intanto io sono veramente sagrinà, perchè nel caso si verifichi la diceria, mancomale io lo saprò quando si saran fatti tutti i passi, ed il retrocedere sarebbe una ragazzata, e sarebbe far scomparire chi credette giovarmi... eppure acettare assolutamente mi ripugna – Se sarò semplice Miss.o od anche Prefetto, potrò lavorare sintanto che posso e poi ritirandomi in Provincia sono un’individuo come tutti gli altri, come questo Provinciale Romano stette sei anni Missionario... laddove come Vescovo, accadendo di non poter continuare che figura farei? dove anderebbe la speranza di poter fare vita da Cappuccino privato? Un Prefetto può chiedere le sue dimissioni, e le ottiene con facilità.... non così un Vescovo che in conscienza tenetur sub gravi sino all’ultima pelle, e la Congregazione dificilissi[ma]mente /25/ loro concede dimissioni – ecco quali sono le mie pene, che solamente a voi confido, assicurandovi che non so ancora quali risoluzioni prenderò – Se il grado mi sarà concesso per mio riguardo semplice, absolute lo rinunzio, se poi fosse necessario alla Missione affidatami, vi penserò – Intanto voi pregate per carità e fate pregare – Vi saluto caramente, e riservandomi di tornarvi scrivere sono senza cerimonie tutto vostro

Aff.mo Collega Fr: Guglielmo Cappuccino

[F. 1v] Al R.do Padre P.on Colend. / Padre Ferdinando da Lequio Capp.no / Cappellano all’Ospedale Militare / ai Cappuccini / Torino //.