Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al cardinale Giacomo Filippo Fransoni
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F. 581rEminentissimo Principe

Cajro 17. Agosto 1846.

Nuove circostanze mi spingono a disturbare di nuovo l’E. V. onde informarLa delle nuove occorrenze in proposito del mio viaggio, e della mia Missione – Dietro informazioni avute, e in Alessandria, e più precisamente qui in Cajro da tutte le persone che hanno fatto il viaggio del Nilo pel Sennàr, vengo a conoscere che il piano di viaggio per il medesimo fiume Nilo, fatto dal Sig.e Cerruti Console Sardo prima ancora del mio arrivo in Alessandria, e da me approvato in una mia lettera all’E. V. subito sul principio, invece di essere e più economico, e più facile, è di gran lunga più complicato, difficile, e pericoloso, a segno che io sono risolto di non più farlo, e fare invece quello del Mare rosso per l’Abissinia, o per Aden, secondo sarà il parere di De-Jacobis – In verità appena ho acconsentito di fare il viaggio summentovato pel Nilo, e l’ho confermato presso di Lei, conobbi tosto il passo falso che aveva fatto, e lo confessai confidenzialmente in una mia lettera scritta poco appresso al Procuratore del mio Ordine, ma per allora le ragioni non erano tanto forti ancora da ritirarmi in una cosa già scritta ai Superiori, e per cui avrei corso a pericolo di offendere il Console Sardo molto impegnato in questo – Ora le cose sono [a] un segno, che io crederei compromettere tutta la spedizione, se non cangiassi piano di viaggio – Il viaggio del Nilo è un viaggio niente meno di un’anno con pericolo di non potere penetrare ai Gallas, e per causa delle gran montagne, ed anche per causa dei selvaggi infieriti contro dei bianchi per la caccia che loro si dà soventi dai Turchi che ne fanno mercato – [F. 581] Per andare a Cartoum vi vogliono poco meno di tre mesi, si arriverebbe perciò là in Novembre, quando il Nilo avrà quasi finito di abbassarsi, ed io sarei costretto fermarmi colà sino alla nuova crescenza del fiume, che vuol dire sino a Giugno dell’anno venturo, come mi assicurano tutti quelli che si sono trovati nelle varie spedizioni del governo, essendo impossibile andar per terra, e per il medesimo fiume quando le aque sono basse al di là di Cartoum – Tutto questo unito al pericolo delle febbri maligne che allignano in Cartoum, ed in tutto il Sennar nella ritirata dell’allagamento del Nilo, felibri terribili, e frequentissime massime pei forestieri non acclimatati, a segno che di quattrocento mandati dal governo molti vi lasciarono la pelle, e tutti ne andarono soggetti – unito al pericolo di non poter entrare ai Gallas per questa via, ed unito principalmente a certe informazioni niente affatto favorevoli al personaggio, che il Signor Cerrutti ci dava in buona fede per compagno – fa sì, /51/ che io credo di non essere fuor di via nella mia determinazione di cangiar piano di viaggio – Della settimana ventura partirò di qui per Suetz, ove col mezzo del vapore in dieci giorni sarò trasportato in Aden – di là mi scrive il P. Fouguet Prefetto di quella Missione, che in meno di quindeci giorni potrò recarmi ai Gallas – io però conto di fare diversamente: giunto in Aden, e prese le informazioni sulla via di là pei Gallas, lascierò colà il bagaglio, e con bar[ca] mi porterò in in Massoa con un compagno, poscia in Adoa, ove abboccatomi con De-Jacobis vedrò, se sarà meglio entrare ai Gallas per l’interno dell’Abissinia per dove entrarono già altri, oppure per Aden, oppure meglio da tutte due le parti, dividendo subito la fritata – L’assicuro, che sono molto spiacente di dover prendere questa determinazione contraria a quanto era già stabilito d’accordo coll’E. V., ma che vuole? diversamente avrei sempre regreto di non aver seguito l’universale consiglio, contro l’unico Vallieri, che oltre essere uomo di dubbia riputazione, fece mai il viaggio ai Gallas, al di là del Sennar – È molto tempo che io sono in pena per questo, ed ho sempre ritardato a pronunziarmi per dar luogo ad ulterior consiglio, e far la cosa con maggior prudenza – [F. 582r] Del resto io Le confesso candidamente, che sono infatuato dei progressi delle nostre Missioni qui in Oriente – Pochi giorni sono ho batezzato nella mia Cappella privata, vestito pontificalmente un figlio di circa quattro anni, il di cui Padre di una famiglia cospicua di Francia, venuto qui in Oriente si fece Turco da molti anni; ed ora grazie allo zelo, ed alle buone maniere di un certo P. Alessandro Bassi Minore Osservante... P. Alessandro Bassi, convertito di nuovo al Cattolicismo, primo frutto della sua conversione, volle far battezzare suo figlio – Deo gratias! ve ne sono altri che corrono l’istessa via, per il zelo del medesimo, e di altri soggetti di questa Missione – Non lascia però questa Missione di avere gran bisogni – Il primo di un collegio per l’istruzione dei ragazzi, e per l’educazione – Vi è già un collegio Protestante publicato, che si va a stabilire presto, se noi non provvederemo, vedremo i Cattolici alla scuola dei Protestanti, come già alcuni vanno al collegio Turco stabilito dal Governo – Altro bisogno – Qui tutti i preti dei varii riti fuori del nostro, mancano d’istruzione per mancanza principalmente di libri buoni in lingua Araba – Propaganda che tiene la stamperia farebbe bene far stampare una raccolta dei migliori ascetici, Teologi[ci], e Polemici, e poi mandarli ai Missionari di Terra Santa per distribuire – Come pure sarebbe bene mandarne anche altri da distribuire al popolo, che molto ne abbisogna... peccato! i protestanti spargono libri in gran quantità contro il Papa – contro l’Eucaristia, la Confessione etc – e noi ce ne restiamo indietro... Parlando di questo coi varii Vescovi dei varii riti, ne esternarono anche un gran desiderio – Il foglio è pieno, il tempo mi manca; sulla fiducia perciò, che l’E. V. usando della solita bontà vorrà compatire, e scusare questa mia, forse importuna leggenda, La prego voler gradire coi miei i saluti di tutti i miei compagni, non che dei Padri di questa Mis- /52/ sione, bacciandoLe la Sacra porpora con tutta la venerazione mi professo

D. E. V.

Divo.tmo, ed Aff.mo Studdito
† Fr: Guglielmo V.o di Cassia –
V.o Ap.o dei Gallas

F. 582v Al Eminentissimo Principe / Il Cardinale Prefetto di Propaganda / Fide / Roma //.