Massaja
Lettere

Vol. 1

/57/

43

Al barone Antonio de Jessé
presidente della Propagazione della Fede – Lione

[F. 1r]Ill.mo Signor Presidente

Cairo 1. Settembre 1846.

Mentre stava disponendo la mia partenza per Suez e pel mare rosso, mi giunse la veneratissima lettera della S. V. Ill.ma delli 7. andato Agosto, portante le cambiali di sette, e otto mille franchi, in tutto quindeci mille franchi – Per spiegarLe il senso che, tanto io che i miei compagni abbiamo provato nel vederci così presto comparire il tanto bramato soccorso, dovrei spiegarLe il bisogno gravissimo in cui mi trovava, e la brama grande di presto portarmi ai cari miei selvatici che mi vedeva lontani non per altro, che per mancanza di mezzi, – ma la circostanza in cui mi trovo, di dover partire fra due giorni, non mi permette di tanto trattenermi in questa mia, dovendo scrivere molte altre lettere, oltre agli affari moltissimi della partenza; Ella perciò ne sia l’interprete di quanto vorrei, e dovrei dire in proposito – La prima volta che io ho avuto l’onore di sporgere alla S. V. Ill.ma i miei bisogni nella mia qualità di Missionario, abbenché fuor di tempo, ed in una circostanza che la cassa era priva di fondi, vedermi così presto, e così gentilmente soccorso, l’assicuro, che io ne sono rimasto sorpreso, e mi mancano i termini per spiegarLe la gratitudine che sento in cuore – Scriverò in termini i più vivi all’Amico Riberi di Torino, che degnossi raccomandarmi, e nel fargli sentire la mia riconoscenza, voglio che abbia per le mani di che far vedere ai Piemontesi, che cotesto Ill.mo, e Venerabile Consiglio è proprio il Padre comune dei Missionari, dei quali intende, e conosce a tempo e luogo i veri bisogni, e sa nelle circostanze colla massima imparzialità e solerzia concorrervi anche generosamente – Iddio intanto benedica unitamente a Lei, ed a tutto cotesto Ill.mo Consiglio, tutti quanti gli associati alla grand’Opera della Propagazione, e voglia anticipar loro la partecipazione di quanto verrà a farsi nella Missione, e pregandoLa a voler gradire coi saluti, anche i ringraziamenti di tutta la mia comitiva, colla massima venerazione godo raffermarmi

D. S. V. Ill.ma

D Divot.mo, ed Obl.mo Servo
† Fr: Guglielmo V.o di Cassia
V.o Ap.o dei Gallas