Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al padre Venanzio Burdese da Torino OFMCap.
vice procuratore generale – Roma

[F. 1r]R.mo Padre Lettore Amat.mo

Gualà Prov.a d’Agamien – Abissinia – 22. Marzo 1847.

Secondo il solito mandando alla P. V. tutte le lettere pel ricapito, e mandandole aperte, affinchè possa avere il complesso delle notizie da me spedite in Europa, mi dispenso dallo scrivere a Lei, come dovrei, un poco più in forma – onde mi limiterò solamente alle cose più notabili, tanto più che di questo stesso ordinario ne riceve una abbastanza lunga dal P. Cesare – Accuso ricevuta della Sua scrittami e sottoscritta dal Segretario, quale benchè senza data, argomentando dalle altre contemporaneamente ricevute, la suppongo scritta nel mese di Ottobre – Quanto mi sorprende il Cappello che mi fa fare per avere economizzato troppo nello scrivere, /114/ sapendo d’averLe sempre scritto in tutte le partenze dei vapori, mentre mi trovava in Alessandria, e Cairo – quindi in tutte le fermate lungo il viaggio – altrettanto poi non so capire come Ella mi abbia scritto tante lettere, non avendone ricevute più di due – Pensando che questo possa procedere da qualche vizio nella direzione postale, per causa che il Vescovo di Alessandria non sempre si trova colà fermo – per l’avvenire sarà forse meglio che Ella immediatamente si dirigga al mio Procuratore di Cairo Giovanni Messarra Dragomanno del Consolato Inglese, col quale sono inteso per le corrispondenze – Anzi in verbo di questo mio Procuratore, mi farebbe molto piacere, se potesse ottenerli qualche dimostrazione da Propaganda, essendo una persona Cattolica molto animata per le Missioni – Come pure il Signor Giorgio Serchis Dragomanno del Consolato Francese in Gedda, unica persona da farne capitale in questa Città – [F. 1v] Propaganda mi ha scritto con data di Agosto che sono stati spediti libri per me, e pel Signor De-Jacobis, ma finora ho ricevuto niente – come non ho ricevuto ancora i rescritti risguardanti il Felicissimo, e Pasquale, e certe altre cose annunziatemi, anche dal Piemonte – Ho scritto a Propaganda di provvedere un Vescovo per l’Abissinia nella persona del Prefetto attuale Sig.e De-Jacobis – Ella potendo introdurre il discorso con Monsignor Brunelli, favorisca di sollecitare la cosa tanto che basti, altrimenti io sarei incieppato dai bisogni sommi di questa Missione non mia – Nel caso di poter introdurre questo discorso, faccia osservare, come qualunque altra persona fuori dell’indicata forse comprometterebbe la Missione – L’Abissinia sta per cadere nelle mani della Chiesa, seguendo in tutto le vie, e i piani intavolati da questo Sant’uomo meritamente tenuto in concetto di Santo – Le guerre attuali tra i due potenti dell’Abissinia ci fanno temere alquanto, ma il Signore difenderà l’opera sua – questo però non lascia d’intercettare la via ai Galla, ove per lo meno già avrei spedito qualche Missionario, se non vi fosse stato quest’imbroglio – L’Abuna Eretico comincia accorgersi di quanto potrà accadergli – fa ogni sforzo contro di noi, ed ultimamente si seppe che tentò alcuni capi per fare uccidere tutti i Missionari – ma questi invece, benché ancora eretici, furono quelli che ci svelarono il tutto – Ho già ordinato 22. Sacerdoti, e ne ho altri in via; prima di partire ne ordinerò tanti che bastino sino a nuova providenza da Roma – Un mese fa ho spedito un piego contenente 34. lettere, delle quali 26. mie dirette, parte a Roma, e parte al Piemonte [f. 2r] quasi tutte aperte, affinché Ella le potesse leggere, tanto più che qualcheduna di esse potrebbe forse essere publicata – Sono impaziente d’avere notizie del Capitolo Generale, e delle elezioni – All’arrivo di questa forse Ella non sarà più Procuratore, stando l’impegno di non volerne sapere – questo non poco mi affligge – Di questo corriere se posso voglio anche scrivere al Caro D.[on] Carlo Borgnana, come pure al S.t uomo di Don Gabriele – Se non vedrà queste lettere, sarà segno che non ho potuto, allora Lei supplisca con salutarli, e dir loro tante cose – Tanti saluti a tutta la Curia Generalizia, al Segre /115/ tario Secondo, al Mauro, preghi, e faccia pregare per me, che incalzato dalla fretta godo rinnovarmi

D. P. V. R.ma e Carissima

A.mo Studente
† Fr: Guglielmo V.o Capp.no

P. S. Avendo consegnato le lettere a questi miei balordi affinchè facessero il piego, le sigillarono tutte – ma V. P. può aprirle, se giudica, principalmente quelle del Saluzzo, Barolo etc – e poi cangiare la coperta –